“C’è un sacco di gente che si diverte a dire ca**ate” Zangrillo e la sfanculata epocale davanti alla selva di microfoni che circonda gli ingressi del San Raffaele

Alberto Zangrillo è il medico di fiducia di Silvio Berlusconi, nonché primario del reparto di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale San Raffaele di Milano, dove l’ex premier si trova ricoverato da mercoledì in terapia intensiva. È lui l’unico autorizzato a rilasciare informazioni ufficiali sullo stato di salute del Cavaliere ed è in costante contatto con i figli per informarli dell’evoluzione del quadro medico. Questa mattina ha fatto il suo ingresso nella struttura attorno alle 9 e ieri sera l’ha lasciata dopo le 22.30. C’è grande attesa per i suoi bollettini ma difficilmente rilascia dichiarazioni che non siano in un contesto ufficiale, soprattutto in un momento così delicato come questo per Berlusconi.

Anche ieri sera è stato atteso fuori dal reparto da numerosi cronisti alla ricerca di sue dichiarazioni ma Zangrillo ha evitato di rispondere alle domande in merito alle condizioni di salute dell’ex premier. “Parlatene con quelli che su Twitter, sui social e sul Corriere e Repubblica online dissertano su cose di cui non conoscono niente“, si è sfogato il primario davanti ai microfoni, riferendosi alle numerose ipotesi e illazioni che rimbalzano da giorni sui media, commentate spesso dai soliti “leoni da tastiera”. La famiglia e l’ospedale hanno deciso di tenere un basso profilo nelle comunicazioni cliniche, diramando bollettini solo per riferire notizie essenziali sul Cavaliere, nel pieno rispetto del momento e della sua privacy.

C’è un sacco di gente che si diverte a dire cazzate“, ha proseguito, per rafforzare il concetto relativo alle notizie non veritiere o sensazionalistiche che si rincorrono sulla salute del Cavaliere. Davanti all’insistenza dei cronisti, che continuavano a fare domande su Berlusconi, Zangrillo ha risposto con decisione: “Ma vi rendete conto? Andate a dormire, pensate alle vostre famiglie“.

Il medico curante di Berlusconi non ha risposto alle domande nel merito sulle condizioni di salute dell’ex premier, ha solo esternato un comprensibile nervosismo, frutto di una pressione mediatica fortissima e di comportamenti poco corretti. “Quello che dovevo dire l’ho detto. Sono stanco. Buonanotte“, ha poi concluso prima di rientrare nel suo studio senza aggiungere niente a quanto già dichiarato, per poi uscire definitivamente dalla struttura dove questa mattina ha fatto rientro senza rilasciare alcuna dichiarazione.

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