Tratto dal blog di Nicola Porro
Non dico un immigrato clandestino. Ma immaginatevi cosa sarebbe successo se al posto di Novak Djokovic ci fosse stato unāaltra persona qualunque, ovviamente vaccinata. Pensate cosa sarebbe successo se Vladimir Putin avesse comunicato al mondo che la presenza di un innocuo atleta avrebbe potuto ārappresentare un rischio per la salute della comunitĆ ā e āportare a unāimpennata di disordini civiliā. Sarebbe scoppiato il finimondo: frotte di progressisti, difensori dei diritti umani, civili e sportivi, fricchettoni: tutti contro il despota. Se invece a comportarsi cosƬ ĆØ il governo dellāAustralia nei confronti di quel cattivone di No-vax Djokovic, beh: allora tutti zitti.
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Il ministro dellāImmigrazione di Camberra, Alex Hawke, ha deciso che Novak non deve giocare gli Australian Open. Gli ha cancellato il visto, di nuovo, dopo che un giudice aveva ritenuto errata la decisione di fermarlo in aeroporto e rinchiuderlo in un hotel in stato di arresto. Il governo australiano ha āgiustificatoā la sua decisione con due incredibili motivi:
1. primo, che il non-vaccinato Djokovic potrebbe essere un āpericolo per la salute della comunitĆ ā, quando ĆØ ormai chiaro pure ai bambini che i no-vax sono un pericolo solo per loro stessi tanto il virus si diffonde ugualmente;
2. secondo, che il tennista potrebbe scatenare āunāimpennata di disordini civiliā, roba incomprensibile: semmai ĆØ vero il contrario, ovvero che le proteste potrebbero esserci qualora venisse rispedito a casa.
3. Djokovic, sostiene infine lāesecutivo, incoraggerebbe il āsentimento anti-vaccinazioneā e quindi potrebbe dissuadere gli australiani dal richiamo. E quindi? Per entrare in Australia bisogna essere per forza favorevoli al vaccino? Non esiste a quelle latitudini la libertĆ di pensiero?
Ora, vista lāevidente insussistenza di queste tesi, si puĆ² facilmente dedurre che in sostanza il governo australiano si conservaĀ il diritto di cacciare qualsiasi persona poco gradita. Legittimo, per caritĆ . Ognuno ĆØ sovrano a casa sua: se allāAustralia non piacciono i biondi, i tennisti no vax, i giocatori di curling mancini, che li caccino pure. PerĆ² che nel mondo nessuno alzi il ditino parlando di āstato di dirittoā, beh un poā strano lo ĆØ. No?
AGGIORNAMENTO
Novak Djokovic ha perso il suo ricorso contro la decisione dellāAustralia di cancellargli il visto, e sarĆ espulso dal Paese. Il 34enne serbo numero 1 del tennis mondiale non potrĆ dunque difendere il suo titolo allāAustralian Open, il primo dei tornei dello Slam della stagione 2022 al via lunedƬ 17 gennaio, e andare alla caccia del suo 21Ā° Slam in carriera, che gli farebbe staccare Rafa Nadal e Roger Federer, entrambi a quota 20.