Ursula von der Leyen denunciata negli Stati Uniti! Lo scandalo dei messaggini segreti con il boss di Pfizer censurato dai media europei denunciato in tribunale dal New York Times

di Gabriele Angelini per IlParagone

Incredibile ma vero. Il New York Times porterà la Commissione Europea in tribunale per non aver reso pubblico lo scambio di sms tra la presidente, Ursula von der Leyen, e il Ceo di Pfizer Albert Bourla. Lo scandalo, reso noto al grande pubblico proprio dal colosso del giornalismo americano, riguarda il negoziato che ha portato all’acquisto delle dosi di vaccino per il Covid da parte dell’Ue. Come avevamo già raccontato, anche all’interno dell’Ue è emerso che la presidente sta facendo di tutto per ostacolare le indagini, dicendo addirittura di aver cancellato quegli sms. Cosa si erano scritti? Di quali cifre si stava parlando? Il Ceo di Pfizer si è sempre sottratto e non ha mai dato risposte, ora dovrà farlo, in tribunale, la von der Leyen. Il New York Times sostiene che la Commissione aveva l’obbligo di rendere pubblici i messaggi, in nome della trasparenza, “perché potrebbero contenere informazioni utili legate all’acquisizione per miliardi di dollari di dosi di vaccino”.

Il New York Times ha dedicato grande attenzione alla trattativa e in un comunicato fa sapere: “Presentiamo molte richieste di accesso a documenti di interesse pubblico. Non possiamo fare commenti questa volta sul soggetto al centro della causa”. La Commissione Europea non ha rilasciato dichiarazioni. Ma da dove nasce tutto questo? Nel gennaio 2022 la Commissione non ottemperò alla richiesta del giornalista Alexander Fanta, di netzpolitik.org, che aveva chiesto di poter leggere lo scambio di sms tra von der Leyen e il ceo di Pfizer.

La commissaria alla Trasparenza per l’Unione Europea, Vera Jourová, aveva risposto che i messaggi potevano essere stati cancellati, a causa della loro “natura effimera”. Una risposta che non ha di certo fatto fessi i giornalisti. Da lì in poi altri quotidiani hanno tempestato la Commissione con richieste analoghe di visualizzazione di quegli sms e la richiesta di accesso ai documenti legati ai negoziati che avevano portato all’acquisto da parte dell’Unione Europea dei vaccini anti-Covid. Ora sarà il tribunale a stabilire cosa sia successo davvero. Un altro passo importante verso la verità. Alla faccia di chi urlava al complottismo e dava a tutti dei no vax.

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