Chiara Ferragni a Sanremo: alla faccia del cachet in beneficienza. Quanto ha fatto guadagnare ai suoi sponsor (e di riflesso alla sua ditta), per non parlare di una settimana intera di spot ‘gratuiti’ a Instagram

Il festival della canzone italiana è finito con la vittoria di Marco Mengoni e l’imprenditrice è sicuramente stata una delle protagoniste assolute. Co-conduttrice di Amadeus insieme a Gianni Morandi, l’imprenditrice ha portato un messaggio sul palco grazie agli outfit.

“Non mi sarei mai immaginata qui a Sanremo. È un evento iconico della cultura italiana ma io confesso che ho cominciato a seguirlo grazie ad Amadeus, che ha fatto un lavoro intergenerazionale. Prima lo conoscevo perché lo seguivano i miei genitori o comunque persone più grandi di me”, aveva detto Chiara Ferragni prima di Sanremo.

“In questi anni Amadeus mi aveva già chiesto di cocondurlo ma io non mi sentivo pronta. Quest’anno ho pensato che fosse il momento giusto, anche perché me abbiamo deciso con largo anticipo. Però chiedevo a chiunque suggerimenti. Tutti mi hanno detto: divertiti, goditela, sii spontanea. E spero di riuscire ad essere spontanea. Perché non posso arrivare lì da attrice o conduttrice”, ha detto Chiara Ferragni parlando della sua esperienza sull’Ariston.

Sul palco dell’Ariston, Chiara Ferragni ha portato anche un giro d’affari importante. Secondo il profilo Instagram mffashion_com, il Festival di Sanremo vale 310 milioni e Chiara Ferragni ne genererebbe 39 milioni da sola. “Secondo Launchmetrics, la kermesse ha registrato un valore più che doppio della scorsa edizione. Con la co-host della prima e dell’ultima serata, Dior ha guadagnato 9,3 milioni di euro in miv e Schiaparelli quasi 3 milioni“.

L’IMBARAZZANTE SCUOLA DI INSTAGRAM MESSA IN PIEDI DALL’INFLUENCER E AMADEUS HA PERMESSO AL CONDUTTORE DI ARRIVARE IN POCHI GIORNI A 1,8 MILIONI DI FOLLOWER. ORA POTRÀ USARE L’ENORME PUBBLICITÀ GRATUITA AL SUO PROFILO, SULLA TV PUBBLICA, PER GUADAGNARE FIOR DI QUATTRINI GRAZIE ALLE PARTNERSHIP SPONSORIZZATE. SENZA CONSIDERARE IL TEMA DEI DIRITTI DEL FESTIVAL, NELLE PARTI ANDATE IN DIRETTA INSTAGRAM. IN TEORIA SONO CONTENUTI ESCLUSIVI, CHE SOLO RAICOM PUÒ COMMERCIALIZZARE…

Marco Zonetti per Dagospia

Archiviato finalmente Sanremo 2023, e con esso il gorgo di distrazione di massa che per una settimana intera pare ipnotizzare l’intero Paese, ecco che qualcuno inizia ad accorgersi della questione segnalata giorni fa, e prima di tutti, da Dagospia, ovvero la massiccia – e inquietante – promozione di Instagram da parte del Festival di Sanremo 2023, direttamente dal palco dell’Ariston.

Ha iniziato Chiara Ferragni, durante la prima serata, aprendo davanti a milioni di spettatori il profilo di Amadeus sulla piattaforma social di proprietà della Meta di Mark Zuckerberg ed enfatizzando subito a spron battuto il numero esorbitante di “followers” che si aggiungevano immediatamente al neonato account del conduttore. Generando così – come sottolineato da Dagospia, per l’appunto – un preziosissimo volume di traffico a favore di Instagram (e dei suoi proprietari).

La promozione capillare è continuata poi in tutte le trasmissioni “satellite” del Festival di Sanremo, e ovviamente è proseguita all’Ariston con continui e reiterati riferimenti – spesso imbarazzanti – alla quantità di seguaci di Amadeus che seguitavano ad aggiungersi via via, fino a oltrepassare di molto il milione.

A parte quindi il suddetto traffico generato dalla pubblicità fatta a Instagram da Rai1 di fronte a una decina di milioni di spettatori ogni sera, ora il conduttore vanta un suo seguitissimo profilo su Instagram. E a questo punto occorre fornire qualche dato sui guadagni che può realizzare il titolare di un account sulla suddetta piattaforma social.

I titolari possono essere “nano influencer” con un numero di seguaci che vanno tra i 50 e i 550mila,  “macro influencer” quando superano i 500mila follower, e infine “celebrity” dal milione di affezionati in su. E quanto guadagnano? Un nano influencer può arrivare a una trentina di euro a post, uno medio-piccolo a 100-200 euro ma può raggiungere anche i 500. E poi ci sono le “celebrity” che possono ottenere guadagni anche molto importanti per singolo contenuto. Per esempio Chiara Ferragni e Fedez guadagnano rispettivamente 50mila euro lei e 30mila euro lui per ogni post.

I numeri dei seguaci di Amadeus, per il momento, non sono al livello di quelli dei Ferragnez, ma senz’altro grazie alla promozione di Sanremo (e della Rai, pagata da noi) ora egli può iniziare a guadagnare cifre considerevoli.

E ovviamente anche gli altri conduttori di Sanremo, in primis Ferragni e Gianni Morandi, grazie al massiccio battage effettuato dall’Ariston, hanno aumentato il numero già nutritissimo dei loro follower.

Generando complessivamente un volume di traffico incommensurabile per Meta (traducibile in lauti ricavi per Mark Zuckerberg) e incrementando il valore commerciale dei loro post futuri. Quanto ricaveranno ulteriormente su Instagram, grazie al Festival di Sanremo e alla Rai, Amadeus, Morandi e la Ferragni? Tutto normale? Tutto regolare?

E c’è un altro aspetto da considerare, meno commerciale, ma più sociale. Ovvero l’insistita esaltazione del “numero di follower su Instagram” da parte della Tv pubblica nel suo programma più visto e seguito anche da moltissimi giovani e giovanissimi. L’ostentata rincorsa a sottolineare l’importanza di vantare sempre più seguaci sui social, come se fosse un aspetto imprescindibile della vita, come se fosse per l’appunto il “numero dei follower su Instagram” a definire la dignità di una persona, e perfino la sua identità.

I siparietti imbarazzanti con Morandi e la conduttrice di turno a prendere in giro Amadeus per la sua scarsa dimestichezza con le piattaforme social, e la “gara” a chi fosse più seguito sui social, come se – ribadiamo – fosse l’obiettivo definitivo al quale ambire. Un messaggio subliminale fortemente negativo, soprattutto per le generazioni più giovani, vulnerabili e nella fase delicata della crescita, quando si ricerca spasmodicamente l’approvazione della società e dei propri pari e molto spesso ci si sente inadeguati e fuori posto. Ci siamo passati tutti.

Amadeus ha superato il milione di follower in pochissimi giorni poiché è un conduttore celebre ma soprattutto perché ha goduto di un’imponente promozione pubblicitaria del suo account davanti a milioni e milioni di spettatori. Siamo sicuri che il ragazzino o la ragazzina con i suoi cento, mille, diecimila ma anche centomila follower non si senta inadeguato rispetto a quelle cifre esorbitanti strombazzate a ogni piè sospinto, per una settimana tutte le sere nella fascia di maggior ascolto?

E, in ultima analisi, davvero la Rai – pagata dal canone e quindi tenuta ad assolvere un contratto di servizio e a seguire un codice etico, svolgendo se vogliamo anche un ruolo “pedagogico” – si è ridotta così? Dai tempi dell’encomiabile maestro Manzi che insegnava l’italiano ai cittadini analfabeti o di scarsa scolarizzazione, siamo finiti alla Ferragni che pontifica sul numero di follower su Instagram osannando alla Tv pubblica l’importanza di “avere successo” su una piattaforma social privata?

Piattaforma che peraltro, nel frattempo, grazie ai sermoni della signora di fronte a mezza Italia, si è arricchita ulteriormente?

Quando si placheranno le polemiche sul “bacio gay”, qualcuno prenderà in seria considerazione ciò che è avvenuto nei giorni scorsi – questo sì, davvero inquietante – sul palco dell’Ariston di Sanremo?

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  1. Piove sul bagnato, si diceva una volta… certo che almeno avesse veicolato un messaggio positivo, invece solo pubblicità e i soliti discorsi stucchevoli finto-buonisti ma intrisi di perfidia e malvagità verso gli esseri umani, il tutto per fare soldi a palate con i gonzi. Il sipario si dovrebbe chiudere per sempre su questo palco oramai sempre più lontano dalla musica.

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