Sembrerebbe essere arrivato ad una svolta il caso del rapimento (o presunto tale) di Milena Santirocco la maestra di ballo di Lanciano, scomparsa due domeniche fa e ritrovata a Castel Volturno sabato sera. Infatti, stando a quanto riporta “Il Messaggero” rispetto all’interrogatorio che ha coinvolto la donna proprio nelle scorse ore, si sarebbe trattato di un “finto rapimento”. “Non sono stata sequestrata. Ho inventato tutto, volevo uccidermi. Ero disperata, volevo togliermi la vita”, avrebbe confessato Santirocco che, nelle ore precedenti, aveva detto di esser stata rapita da due persone incappucciate, che avrebbero anche tentato di annegarla.
La ricostruzione della vicenda
La vicenda era iniziata domenica 29 aprile, quando si erano perse le tracce della donna. Le ricerche erano partite da un parcheggio sul lungomare di Torino di Sangro Marina (Chieti), dove era stata ritrovata la sua auto, una Renault Clio. “Milena non si è allontanata volontariamente da casa e dai suoi cari”. Questa la primissima versione del presunto rapimento, data dalla Procura della Repubblica di Vasto che ha anche aperto un procedimento penale a carico di ignoti per sequestro di persona, nel tentativo di fare chiarezza su quanto accaduto. Milena Santirocco, 54 anni, di Lanciano, erano poi ricomparsa sabato sera nel Casertano, a Castel Volturno. Dopo esser entrata in un bar, aveva riferito di essere stata rapita da due domini che avrebbero tentato di ucciderla, annegandola in uno stagno. E che i due si sarebbero poi allontananti credendola morta. Nella giornata di ieri, domenica, la donna è stata sentita per quasi sette ore dal pubblico ministero, Silvia Di Nunzio, della Procura di Vasto, e avrebbe poi confessato la verità. Santirocco, intanto, è tornata a casa dai figli. La famiglia ha fatto sapere che è apparsa “confusa” dopo la vicenda.
L’interrogatorio
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