Carburanti, nuovo rialzo dei prezzi a partire da questo giorno: non dimenticare la causa. Tutto grazie all’avvio dell’insensato embargo dal greggio della Russia

A causa dell’embargo dell’Ue contro il petrolio russo il nostro continente potrebbe subire ulteriore rialzi dei prezzi dei carburanti

di Lorenzo Grossi per Il Giornale

Per la benzina e il diesel ĆØ in arrivo un nuovo rialzo dei prezzi. La ‘colpa’ ĆØ tutta da dare all’embargo europeo contro ilĀ petrolio russo. Tutto questo significa che i costi dei carburanti aumenteranno ancora di piĆ¹, con il diesel che giĆ  superato i 2 euro al litro alla modalitĆ  “servito”. Ma quand’ĆØ che esattamente avverrĆ  questo ulteriore rialzo?

I numeri attuali

I dati settimanali del ministero dell’Ambiente hanno evidenziato come ilĀ prezzoĀ al servito per diesel e benzina sia rispettivamente diĀ 2,007 euro al litroĀ e 2,051 euro al litro, mentre al self i prezzi sono tra 1,859 e 1,883 euro per la benzina e tra 1,904 e 1,926 euro per il diesel.Ā “Rispetto al 31 dicembre 2022, oggi un litro di benzina costa quasi 23 centesimi in piĆ¹, con un rincaro del 13,8%, pari a una stangata di 11 euro e 36 per un pieno da 50 litri, 273 euro su base annua considerando 2 pieni di carburante al mese a famiglia, mentre il gasolio sale del 12%, oltre 20 centesimi al litro, pari a 10 euro e 22 centesimi a rifornimento”, ha spiegato Massimiliano Dona, il presidente dell’Unione nazionale consumatori.

Dall’inizio della guerra in Ucraina l’Unione europea ha giĆ  dimezzato le importazioni di gasolio russo, aumentando quello proveniente dagli Stati Uniti e da altri Paesi. Da domenica scorsaĀ 5 febbraioĀ ĆØ infatti vietata l’importazione: da quel momento ci sono un milione di barili in meno al giorno un quarto della domanda di tutta l’Ue. In questa eventualitĆ , secondo alcune stime, il nuovo rincaro sui nostri serbatoi si potrebbe aggirare verso i 10 se non addiritturaĀ 20 centesimi al litro, specialmente per quanto riguarda il diesel.

La scorsa settimana il portavoce delĀ Cremlino, Dmitri Peskov, aveva dichiarato come l’embargo sbilanciĀ “ulteriormente i mercati globali dell’energia”:Ā “Abbiamo un atteggiamento negativo ma stiamo adottando misure per proteggere i nostri interessi dai rischi che comporta”, ha poi commentato. Ma cosa cambierĆ  concretamente, quindi, per la ComunitĆ  europea dopo questa data cerchiata in rosso sul calendario? E per l’Italia?

La situazione della benzina in Italia

L’importazione di gasolio da fornitori piĆ¹ lontani, compresi gli Stati Uniti e l’Arabia Saudita, sta facendo aumentare i costi di trasporto del gasolio.Ā “Ci aspettiamo che i prezzi del diesel aumentino in Europa. Ci aspettiamo una sorta di picco a febbraio, marzo”, ha affermato Mark Williams, direttore della ricerca presso Wood Mackenzie. Non ĆØ perĆ² cosƬ sicuro il fatto che peserĆ  per tutti allo stesso modo. PerchĆ© all’interno dell’Europa la situazione risulta molto diversificata. Per laĀ Germania non sarĆ  per nulla facile fare a meno del gasolio russo che finora ha contribuito al 30% del suo fabbisogno; e cosƬ la Francia e l’Olanda (entrambe al 27%).

In Italia, invece, il discorso ĆØ completamente diverso. Fino a giugno 2022 la Russia ci forniva soltanto il 5% di gasolio/diesel. Da luglio 2022 la quota ĆØ stata completamente azzerata: dalle raffinerie di Putin non arriva piĆ¹ neanche un barile. Del resto con i nostri 13 impianti sparsi per la penisola siamo praticamente autonomi: a fronte di un consumo interno di prodotti raffinati pari a 55 milioni di tonnellate, ne raffiniamo quasi 71.

E, teoricamente, potremmo spingerci ancora di piĆ¹ dato che la capacitĆ  produttiva teorica ĆØ arrivata fino a 88 milioni di tonnellate. Per fornire una proporzione, la Germania ne consuma invece 92 e nel produce 83). Anche i dati sul soloĀ gasolioĀ rimangono in linea: ne consumiamo 26 milioni di tonnellate e ne produciamo quasi 30. ƈ tuttavia naturale ritenere che una parte della domanda di altri Paesi europei possa rivolgersi anche alle raffinerie italiane (che giĆ  esportano oltre 27 milioni di tonnellate di prodotti), facendo quindi alzare i prezzi anche nel nostro Paese. Per ora gli scenari sono tutti in evoluzione. Soltanto nelle prossime settimane si riuscirĆ  a capire qualcosa di piĆ¹ e verificare se giungerĆ  effettivamente il nuovo salasso sui carburanti.

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