“Agli italiani è piaciuto quello che ha detto Meloni. E anche a me” Peter Gomez seppellisce definitivamente il caso Cospito e la feccia rossa che lo alimenta

Da https://www.liberoquotidiano.it

“Agli italiani è piaciuto quello che Giorgia Meloni ha detto. E devo dire che è piaciuta anche a me”: Peter Gomez, ospite di Tiziana Panella a Tagadà su La7, ha parlato del caso Cospito, l’anarchico al 41bis da oltre cento giorni in sciopero della fame, riferendosi soprattutto all’ultimo discorso fatto dalla premier. “Le cose sono più complicate di come appaiono – ha continuato il direttore de ilfattoquotidiano.it – ma giusto o sbagliato hanno percepito la fermezza dello Stato ed è stato un grosso booster per Meloni”.

Se da un lato Gomez ha definito “inopportune e sbagliate” le parole e i toni contro il Pd da parte di Donzelli e Delmastro, dall’altro ha anche criticato i dem: “Per chi conosce le cose di Cosa Nostra e della ‘ndrangheta, evidentemente sconosciute ai quattro parlamentari del Pd (in visita a Cospito, ndr) e stupisce perché tra loro c’era l’ex ministro della Giustizia, Andrea Orlando, andare a parlare con un detenuto anarco-insurrezionalista al 41 bis e sentirsi dire prima di parlare con me, dovete andare a parlare con loro, cioè tre detenuti tra cui Pietro Rampulla, artificiere della strage di Capaci, significa non capire che la battaglia di Cospito è una battaglia non solo per conto di se stesso, ma anche in nome e per conto della mafia”.

SERRACCHIANI VERINI ORLANDO VISITANO COSPITO IN CARCERE

Secondo il giornalista, ci sarebbe stata anche un po’ di ingenuità da parte dei parlamentiari del Partito democratico: “Come se non bastasse, escono dal carcere e il 30 gennaio Orlando fa un tweet in cui chiede che venga tolto il 41 bis a Cospito. Cosa capiscono i detenuti mafiosi? Che un domani se fanno lo sciopero della fame, magari tolgono il 41 bis anche a loro”.

Infine, ha precisato che il “ricatto” del leader anarchico è cosa ben diversa dal fare una valutazione politica della decisione presa dall’allora ministra della Giustizia Marta Cartabia e dall’allora capo del Dap di mettere Alfredo Cospito al carcere duro: “Si potevano fare altre cose”.

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