Meloni scherza col fuoco: va in missione in Algeria per dare via al ‘Piano Mattei’: obiettivo ristabilire rapporti privilegiati per forniture di gas. Vediamo se i padroni USA glielo consentiranno

Una missione strategica in ambito energetico, che rientra nella cornice del cosiddetto ‘Piano Mattei’ per l’Africa annunciato dalla presidente del Consiglio durante il suo discorso di insediamento di fine ottobre alla Camera dei deputati, e che punta a confermare la prospettiva dell’Italia quale hub energetico – di gas ma anche di idrogeno verde – del Mediterraneo, ponte fra Africa e Europa.

Oggi e domani Giorgia Meloni sarà in Algeria, paese che dallo scoppio della guerra in Ucraina ha assunto col passare dei mesi un ruolo sempre più centrale per l’Italia. I recenti accordi energetici siglati tra i due paesi hanno infatti rafforzato la cooperazione bilaterale tanto che Algeri nel primo semestre 2022 è diventato il primo fornitore di gas naturale dell’Italia dopo il difficile, ma obbligato, percorso di diversificazione degli approvvigionamenti indotto dal conflitto scatenato dalla Russia.

Un viaggio, quello del premier, per continuare ad “arginare” la Russia. Ma anche la Cina. Infatti l’Algeria resta uno dei primi acquirenti di armi russe, punto sul quale la delegazione italiana avrà qualcosa da dire. E ancora, sempre Algeri si sta affacciando tra i Brics, circuito economico animato in primis proprio da Mosca e Pechino.

Il Corriere della Sera cita una fonte di Palazzo Chigi che riassume l’obiettivo della visita di due giorni così: “I nostri rapporti con il Paese sono stati sempre eccellenti, oggi sono arrivati al primo livello di una scala strategica. E l’Italia svolge per interessi nazionali e per dati di fatto il ruolo di un’ancora che cerca di bilanciare l’equidistanza internazionale dell’Algeria, tenendola legata quanto più possibile non solo a Roma, ma all’intera Ue”.

Nel corso della missione – a cui fra gli altri parteciperà anche l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi – la premier vedrà nuovamente il presidente della Repubblica Algerina, Abdelmadjid Tebboune, con cui lo scorso 7 novembre aveva già avuto un incontro a margine dei lavori della Cop27 in Egitto immediatamente dopo il suo insediamento. Meloni terrà un colloquio istituzionale anche col primo ministro algerino Aimen Benabderrahmane, e in agenda è previsto un incontro con imprenditori italiani presenti in Algeria (le imprese italiane con presenza stabile sono circa 200). La premier farà inoltre visita ai militari di una nave della Marina Militare ancorata al porto di Algeri e farà un omaggio alla figura di Enrico Mattei con una tappa simbolica al Giardino intitolato all’imprenditore italiano Enrico Mattei nel cuore della capitale algerina, inaugurato nel novembre 2021 dal presidente della Repubblica, Mattarella.

La visita della Meloni nel Paese nordafricano ha quindi l’obiettivo di consolidare e rafforzare un partenariato con un Paese molto importante per l’Italia su diversi fronti, a partire appunto dall’energia (approvvigionamento e diversificazione energetica). L’Italia è il terzo partner commerciale dell’Algeria a livello globale (primo cliente e terzo fornitore), mentre l’Algeria è il primo partner commerciale dell’Italia nel Continente africano. La questione energetica è ovviamente una priorità, ma al centro della visita ci saranno anche altre questioni di grande interesse come l’industria, l’innovazione, le start-up e le microimprese. Non a caso saranno siglati diversi accordi, fra cui alcune nuove intese private, con il governo di Algeri che mira a beneficiare della competenza dell’Italia sulle Pmi.

Nel 2021 il valore dell’interscambio Italia-Algeria è stato pari a 7,33 miliardi di euro (5,57 miliardi di importazioni italiane e 1,76 miliardi di esportazioni). Il gas costituisce la quasi totalità delle nostre importazioni, mentre l’Italia esporta principalmente macchinari, prodotti petroliferi raffinati, prodotti chimici e siderurgici.

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