Nella Lega prende posizione Giancarlo Giorgetti, forse l’esponente di spicco del Carroccio più vicino a Mario Draghi. Ieri, sabato 8 luglio, in un colloquio con Il Messaggero, parlando delle tensioni di matrice grillina che attraversano il governo, ha speigato: “la debolezza di Conte sia che resti nel governo sia che ne esca, ci dà dunque un’altra occasione. Quella di diventare noi i gruppi di riferimento naturale di Draghi, noi e non il Pd. Numericamente siamo più forti di loro e abbiamo sempre garantito la stabilità”.
Insomma, un piano chiaro, quello del ministro dello Sviluppo Economico: la Lega come gruppo di riferimento di Mario Draghi. Il tutto, aggiunge, “per voltare pagina” e aprire un nuovo percorso politico, sempre sotto la guida di Matteo Salvini. Già, perché il rapporto con il leader, assicura chi è vicino a Giorgetti, “è di piena sintonia”. Certo, la Lega “gruppo di Draghi” sarebbe un cambio di linea importante, profondo, per certo non semplice.
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E questo cambio di linea ipotizzato da Giorgetti, va da sé, non piace a tutti. E tra chi esprime il suo dissenso, ecco Maria Giovanna Maglie, sempre molto attenta alle dinamiche del centrodestra e della Lega in particolare. Il suo pensiero, la Maglie, lo condensa su Twitter, in un breve e ficcante cinguettio, che recita: “Dice il ministro Giancarlo Giorgetti che la Lega deve diventare i gruppi di Draghi. Sempre meglio saperle certe cose“, conclude allusiva e tagliente. Cosa ne pensi la Maglie, insomma, appare a tutti chiarissimo.
la Lega “gruppo di riferimento naturale di Draghi”….?
e cosa c’ é di naturale in un despota non eletto noto a servizio delle lobby statunitensi?..ce lo dica caro Giorgietti..