Mattarella anche oggi parole senza senso che dimostrano quanto sia fuori dal mondo reale: nel mirino gli italiani che non si “preoccupano” dell’Ucraina.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Messina per partecipare alle iniziative per i 70 anni della Gazzetta del Sud e i 50 anni della Fondazione Bonino Pulejo, 13 aprile 2022. ANSA/UFFICIO STAMPA QUIRINALE/PAOLO GIANDOTTI +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

Mattarella: ‘L’attacco di Mosca ricorda le pagine buie dell’imperialismo’

‘C’è chi manifesta disinteresse per le sorti dell’Ucraina. Ci si dimentica dei valori del 25 aprile e della Resistenza’, ha detto il capo dello Stato

“C’è chi manifesta disinteresse per sorti Ucraina. Ci si dimentica dei valori del 25 aprile e della Resistenza”.

   Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando le associazioni combattentistiche d’arma al Quirinale.

 “Il 25 aprile ci ricorda un popolo in armi per affermare il proprio diritto alla pace dopo la guerra voluta dal regime fascista. Fu un’esperienza terribile; che sembra dimenticata, in queste settimane, da chi manifesta disinteresse per le sorti e la libertà delle persone, accantonando valori comuni su cui si era faticosamente costruita, negli ultimi decenni, la convivenza pacifica tra i popoli”, ha detto il capo dello Stato.

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    “Il convinto e incondizionato rifiuto di ogni sopraffazione totalitaria, unitamente alla consapevolezza dell’importanza della democrazia, all’affermazione coraggiosa e intransigente del rispetto della dignità umana, al rifiuto di ogni razzismo, alla fedeltà ai propri ideali, sono i valori che ci sono stati affidati dalla Liberazione“, ha detto il presidente Mattarella nel suo discorso.

  Il capo dello Stato ha anche ricordato la guerra in Ucraina. “In queste settimane abbiamo assistito – con profondo senso di angoscia – a scene di violenza su civili, anziani donne e bambini, all’uso di armi che devastano senza discrimine, senza alcuna pietà.

    L’attacco violento della Federazione Russa al popolo ucraino non ha giustificazione alcuna. La pretesa di dominare un altro popolo, di invadere uno Stato indipendente, ci riporta alle pagine più buie dell’imperialismo e del colonialismo”, ha detto Mattarella, che ha aggiunto: “L’incendio appiccato alle regole della comunità internazionale è devastante; e destinato a propagare i suoi effetti se non si riuscisse a fermarlo subito, scongiurando il pericolo del moltiplicarsi, dalla stessa parte, di avventure belliche di cui sarebbe difficile contenere i confini. La solidarietà, che va praticata nei confronti dell’Ucraina, deve essere ferma e coesa. È possibile che questo comporti alcuni sacrifici. Ma questi avrebbero portata di gran lunga inferiore rispetto a quelli che sarebbe inevitabile subire se quella deriva di aggressività bellica non venisse fermata subito”. 

   Il presidente della Repubblica ha anche detto che dal 25 aprile viene un appello alla pace e a non ad arrendersi di fronte alla prepotenza: “A praticare il coraggio di una de-escalation della violenza, il coraggio di interrompere le ostilità e di ritirare le forze di invasione. Il coraggio di ricostruire. La straordinaria conquista della libertà, costata sacrifici e sangue ai popoli europei – e condivisa per molti decenni – non può essere rimossa né cancellata. Sappiamo anche che la libertà non è acquisita una volta per sempre e che, per essa, occorre sapersi impegnare senza riserve. Vale ovunque. In Europa come in Italia”.

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  1. Mattarella, a questo punto mandi al nazista Zelensky, la sua collezione di MOSCHETTI GARIBALDINI:

    Il ministero della Difesa russo riferisce che le forze armate della Federazione russa hanno preso il controllo del piu grande arsenale delle forze armate ucraine situato nella regione di Kharkiv.

    Gli specialisti delle truppe ingegneristiche russe hanno trovato decine di migliaia di tonnellate di munizioni lì, ha osservato il dipartimento della difesa.

    Le forze armate russe ” hanno preso il controllo di un arsenale delle forze armate ucraine con un’area di diverse centinaia di ettari con magazzini con migliaia di tonnellate di munizioni nella regione di Kharkov “.

    Mortai, sistemi di lancio multiplo di razzi, armi di difesa aerea , anticarro sono immagazzinati nei magazzini.

    “L’ arsenale ha un’area impressionante e un gran numero di magazzini e hangar speciali con migliaia di tonnellate di munizioni di artiglieria, munizioni per armi di difesa aerea, anticarro e armi leggere , per lo piu Occidentali “, afferma il rapporto.

  2. Il 24 marzo 1999, la seduta del Senato riprende alle 20,35 con una comunicazione dell’on. Sergio Mattarella, allora vice-presidente del governo D’Alema (Ulivo – Pdci – Udeur):

    «Onorevoli senatori, come le agenzie hanno informato, alle ore 18,45 sono iniziate le operazioni della Nato».

    In quel momento, le bombe degli F-16 del 31° stormo Usa, decollati da Aviano, hanno già colpito Pristina e Belgrado. E stanno arrivando nuove ondate di cacciabombardieri Usa e alleati, partiti da altre basi italiane.

    In tal modo, violando la Costituzione (artt. 11, 78 e 87), l’Italia viene trascinata in una guerra, di cui il governo informa il parlamento dopo le agenzie di stampa, quando ormai è iniziata.

    Venti giorni prima dell’attacco alla Jugoslavia, Massimo d’Alema – come racconterà lui stesso in un‘intervista a Il Riformista (24 marzo 2009) – era stato convocato a Washington dove il presidente Clinton gli aveva proposto: «L’Italia è talmente prossima allo scenario di guerra che non vi chiediamo di partecipare alle operazioni militari, è sufficiente che mettiate a disposizione le basi».

    D’Alema gli aveva orgogliosamente risposto «ci prenderemo le nostre responsabilità al pari degli altri paesi dell’Alleanza», ossia che l’Italia avrebbe messo a disposizione non solo le basi ma anche i propri cacciabombardieri per la guerra alla Jugoslavia. Ai bombardamenti parteciperanno infatti 54 aerei italiani, attaccando gli obiettivi indicati dal comando Usa.

    «Era moralmente giusto ed era anche il modo di esercitare pienamente il nostro ruolo», spiega D’Alema nell’intervista. «Per numero di aerei siamo stati secondi solo agli Usa. L’Italia è un grande paese e non ci si deve stupire dell’impegno dimostrato in questa guerra», aveva dichiarato nel giugno 1999 in veste di presidente del consiglio, sottolineando che, per i piloti, era stata «una grande esperienza umana e professionale».

    L’Italia assume così un ruolo di primaria importanza nella guerra alla Jugoslavia. Dalle basi in Italia decolla la maggior parte dei 1.100 aerei che, in 78 giorni, effettuano 38 mila sortite, sganciando 23 mila bombe e missili (molte a uranio impoverito) sulla Serbia e il Kosovo.

    1. Con quelle parole pronunciate da Criminale di Guerra ” «Onorevoli senatori, come le agenzie hanno informato, alle ore 18,45 sono iniziate le operazioni della Nato» ” , anni dopo viene PROMOSSO a Presidente della Repubblica delle Banane Italiota per ben 2 volte.

  3. Ma a questo vecchietto che si è dimenticato di essere il GARANTE di una COSTITUZIONE ignorata e calpestata dai 2 governi a guida PD, pretende che come han detto I membri dell’A.N.P.I. si sia solidali con dei NAZZISTI, dimenticando che il 25baprile si festeggia la cacciata dei NAZZISTI dall’italia

  4. Sergio Mattarella, 25 aprile del 2019:

    “la storia insegna che quando i popoli barattano la propria libertà in cambio di promesse di ordine e tutela, gli avvenimenti prendono sempre una piega tragica e distruttiva”

    Quando sento pronunciare il nome Mattarella penso ai tanti provvedimenti anticostituzionali e discriminatori che costui ha siglato nel periodo covid. E ora da l’ok a fornire armi a un paese non alleato.

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Ci chiamava mentecatti fascistoidi, adesso chissà cosa direbbe: è morto a 48 anni, nel solito modo, il docente che insultava ogni giorno chi rifiuta il sacro siero

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