di Angela Barbieri per Il Tempo
Obbligo del vaccino per gli over 50 e del green pass anche dopo giugno. Nonostante lo stato d’emergenza finisca il 31 marzo. Non c’ĆØ ancora una decisione ufficiale del governo. Ma ĆØ la linea condivisa dagli esperti che affiancano l’esecutivo, come il coordinatore del Cts e presidente del Consiglio superiore di sanitĆ , Franco Locatelli, e il consulente del ministro della Salute, Walter Ricciardi. Se bisogna tornare gradualmente alla normalitĆ – ĆØ la loro posizione – va fatto senza rinunciare ad alcune delle attuali limitazioni. Locatelli, sentito da la Repubblica, lo dice senza girarci intorno: Ā«L’Italia ha di fronte una primavera e un’estate tranquille. Non per questo bisogna tornare indietro sulle misure piĆ¹ importanti, in particolare l’obbligo per gli over 50 e il green passĀ». Ć un chiaro messaggio ai no vax. Anche se i contagi scenderanno drasticamente e se gli ospedali si svuoteranno, chi non ĆØ vaccinato non potrĆ tornare alla vita di prima. Ricciardi ĆØ sulla stessa lunghezza d’onda: Ā«A primavera avremo una notevole riduzione dei casi positivi, ma dobbiamo continuare ad essere prudentiĀ», dice in un’intervista al Messaggero. Cosa significa? Ā«Manteniamo il green pass per tutta l’estateĀ». E anche Ā«quello rafforzato sui luoghi di lavoro, almeno in tutti quei casi in cui c’ĆØ contatto con il pubblicoĀ». Insomma, niente cambiamenti in vista nel futuro prossimo.
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Eppure, gli esperti concordano sul fatto che la situazione sia in netto miglioramento. Per il coordinatore del Cts Ā«si sta aprendo una fase nuova nel Paese – dice al Corsera – Tutti gli indicatori, dall’incidenza cumulativa a 7 giorni ogni 100mila abitanti, all’indice Rt, al numero di posti occupati nelle strutture ospedaliere o nelle terapie intensive mostrano chiaramente che stiamo uscendo dalla fase piĆ¹ critica. E lo abbiamo fatto evitando lockdown e la chiusura attivitĆ Ā». L’attenzione sarĆ tutta per gestire le riaperture: Ā«La progressivitĆ con adeguata pianificazione che ha improntato anche recentemente le scelte del governo offre le migliori garanzieĀ». Locatelli si dice perĆ² contrario all’ipotesi di accorciare la quarantena degli asintomatici: Ā«Non confondiamo l’assenza di sintomi con la non contagiositĆ . Personalmente ritengo sia importante che non si abbandoni l’evidenza di una documentata negativizzazioneĀ».
Pure il commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo commenta la curva dei contagi che continua a scendere per la terza settimana consecutiva. Il generale vede la luce in fondo al tunnel, ma il suo non ĆØ un liberi tutti. Ā«Il virus circola ancora – avverte – Bisogna tenere alta l’attenzione ora che entriamo in una fase piĆ¹ favorevole, in cui le risorse sanitarie potranno essere ribilanciate verso la loro naturale destinazione: la cura delle patologie gravi e la prevenzioneĀ». Molto ha fatto la campagna vaccinale, che procede spedita, (Ā«Ci ha messo al riparo dalle peggiori conseguenze di OmicronĀ»). Quasi tutte le fasce d’etĆ sono vicine al 90% delle immunizzazioni. Ora tocca ai bambini, fermi ancora al 34%: Ā«Il vaccino ĆØ importantissimo anche per loroĀ», dice il commissario. Intanto, giovedƬ scade l’obbligo di mascherine all’aperto. Il governo deve decidere se progarlo ancora o metterci una pietra sopra.
Gli esperti quando conviene a loro, quando non gli conviene no, ma poi come fanno a predire a distanza di mesi quello che succederĆ tra quattro mesi? si fanno melina fra loro psudo scienziati e politicanti senza elettorato, ma sono oltre ad essere scienziati (senza credito o autoplocamati, che come abbiamo visto non ne azzeccano una) sono appoggiati dai nostri civili concittadini che sono a favore di questa pseudo scienza cretina senza fondamento ne criterio. Il male viene principalmente da quest’ultimi che gli sono compiacenti per una sorta di razzismo subdolo.