Torna a Roma, Silvio Berlusconi, e oggi pomeriggio parlerà per la prima volta in pubblico, dal palco della convention di Forza Italia. Un discorso molto atteso, perché secondo il Messaggero si attendono parole forti anche su Vladimir Putin, l’amico che l’ha tradito. Il viaggio sul treno, da Milano alla Capitale, è un bagno di affetto. Quello di Marta Fascina, la compagna che ha viaggiato con lui (e l’anello al dito del Cav è già un piccolo caso social, dopo le “quasi nozze” di Arcore), e quello degli altri passeggeri, che lo incitano al grido “Vai grande Presidente!”.
Al Parco dei Principi, in quel di Villa Borghese, l’ex premier si presenterà in grande forma (“Sto uno splendore, non si vede? Non sono bello come prima e più di prima? Il matrimonio con Marta mi ha dato più gioia e più energia. Sono pieno di idee e pronto a riprendermi la scena”, confida ai suoi secondo il retroscena del Messaggero) e con le idee chiare. La situazione internazionale è drammatica, quella interna, tra caro-bollette, crisi energetica e prospettive di crescita demolite, pure. “Chi meglio del sottoscritto può farsi interprete dei bisogni delle famiglie e delle imprese?”, spiega.
Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui 👇
https://t.me/capranews
E Putin? Filtrano voci di una rottura pubblica, dopo settimane di imbarazzato silenzio. Il presidente russo “un amico lo era e forse lo è ancora ma politicamente Silvio oggi farà uno strappo in più rispetto a Vlad”, spiega il quotidiano romano. “Ribadiamo la nostra collocazione atlantista e filo-americana“, è la linea che detterà dal palco Berlusconi. Una linea già rispettata da Forza Italia in Parlamento, peraltro. In privato, il Cav sarebbe ancora più duro: “Putin mi ha deluso, l’ho sempre considerato un uomo di pace. Non ero io che seguivo lui ma lui che seguiva me. Grazie al sottoscritto ha stretto la mano a Bush e ha chiuso la guerra fredda”. Ora la guerra è vera, e la distanza tra i due forse incolmabile.
Berlusconi è un vecchio rincoglionito, già prima in fatto di morale e dignità peccava, ora con la demenza da vecchiaia è caduto nel ridicolo.
Per il bene delle sue aziende è pronto a tradire chiunque e allearsi con la mafia PD.
Che abbia collocazione atlantista e filo americana non c’erano dubbi. Del resto c’è grande affinità ideologica: si fa tutto per favorire il profitto e l’interesse personale.