Aggiungete Skoda al nutrito elenco di produttori che si rifiutano di obbedire all’imposizione folle di Bruxelles: “Continueremo a produrre auto termiche anche dopo il 2035”

di Roberto “Maz” Mazzu per Everyeye.Motori

Nonostante l’Ue abbia decretato la fine di benzina e diesel dal 2035, Skoda non è intenzionata ad abbandonare i motori termici così facilmente e lo ha fatto chiaramente capire il CEO del marchio, Klaus Zellmer.

Parlando nelle scorse ore con i colleghi di Automobilwoche ha infatti spiegato che l’azienda, che offre auto a combustione interna ma ha in programma anche nuove vetture elettriche, come ad esempio lo splendido concept B-SUV Epiq pronto a sfidare la Jeep Avenger, produrrà “ciò che il cliente vuole. Abbiamo consapevolmente deciso di offrire un ampio portafoglio – ha detto – il grande limite di cui ovviamente teniamo conto sono i limiti di CO2 della flotta. Nel 2025 questi limiti aumenteranno, poi ancora nel 2030, e nel 2035 andranno a zero. Lungo il percorso, i clienti dovrebbero essere in grado di investire i propri soldi in un’auto che offra ciò che desiderano”.

Ad oggi Skoda ha in line-up la Enyaq e poi arriverà a breve la Elroq. Mentre nel 2025 toccherà alla sopracitata Epiq, con l’aggiunta di un’altra green a sette posti. In ogni caso, niente stop ai motori termici: “Perché sono i clienti a decidere e non noi gestori – ribadisce il concetto Zellmer – Skoda costruirà motori a combustione oltre il 2035? Ad oggi lo stiamo facendo nei principali mercati al di fuori dell’Europa per i quali non esiste una data di fine”.

Il numero uno del marchio facente parte del Gruppo VW ha anche sottolineato l’importanza dei diesel: “Sono ancora importanti? Assolutamente! Il diesel ha tanti vantaggi quando è efficiente. In generale, vediamo un beneficio marginale in diminuzione dal diesel perché ne abbiamo già ricavato molto. Attualmente stiamo ottenendo ulteriori risparmi di carburante attraverso il veicolo stesso, come l’aerodinamica o la gestione della guida”.

Secondo il capo dell’azienda ceca, visione condivisa anche da molti altri colleghi, bisognerebbe utilizzare un approccio multi percorso“Ciò che dovremmo fare in questo momento è sfruttare appieno tutte le possibilità, anche nel settore dei combustibili alternativi. I politici devono riflettere su questo. Perché tutte le auto a combustione non scompariranno semplicemente nel 2035. Abbiamo bisogno di una soluzione per i veicoli esistenti ma che attualmente recita: ‘Vicolo cieco’ e penso che ciò sia un errore”.

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