In questa città italiana ci sono 35mila auto con la targa polacca: un trucco praticamente illegale per risparmiare sull’assicurazione

di Roberto “Maz” Mazzu per Everyeye.Motori

In Italia le assicurazioni sono aumentate del 105% in due anni, e ciò ha spinto molte persone a cercare un metodo per abbattere i costi, leggasi l’immatricolazione della propria auto con una targa straniera.

Del caso ne ha parlato Farwest, programma Rai, iniziando il servizio con tali parole: “C’è una città in Italia dove i veicoli che girano non sono italiani, sono polacchi. Quella città è Napoli. una città che sta diventando dal punto di vista automobilistico la periferia di Varsavia”. In Italia vi sono 53 mila auto con targhe straniere, ma di queste ben 35 mila sono a Napoli.

Il capoluogo campano è la seconda città d’Italia dopo Prato per quanto riguarda i costi delle assicurazioni, e tramite la targa polacca si arriva ad abbattere di molto il prezzo da pagare. “L’assicurazione è aumentata in maniera esosa e importante, ingiustificata – spiega Anna Rea, presidente ADOC – non rappresenta neanche l’aumento dell’inflazione che è una delle giustificazioni che le compagnie danno, l’assicurazione è aumentata del 7,1 per cento contro il 5,9 dell’inflazione. I ragazzi che sono costretti ad assicurarsi la propria auto in 14esima classe, la più cara, pagano sui 1.800, 2.000 euro. Noi paghiamo più del 27 per cento rispetto agli altri Paesi europei, ma nonostante diminuiscano gli incidenti l’assicurazione aumenta in media di 350 euro per anno in più”, ed è noto e risaputo che in Italia ci sono le assicurazioni più care d’Europa.

A Napoli un’assicurazione costa in medio il 64 per cento in più che nel resto d’Italia, ma con la targa polacca si passa da 2.000 euro all’anno a meno di un quarto: “Mi hanno chiesto 700-800 euro la prima volta – racconta un cittadino che ha deciso di targare il proprio veicolo con una targa polacca – e poi ogni anno paghi sui 3-400 euro. In Italia mi sarebbe costata sui 2.500 euro, se non 2.000. Si prendono il motorino, lo portano lì e fanno l’immatricolazione”.

La giornalista che ha realizzato il servizio per Farwest ha provato a capire come fare per portare avanti questa pratica: “Mi fanno capire che il sistema è ‘aumma aumma’, il luogo dove circolano info è la rete”. Ma come funziona? “Invece di fare il passaggio di proprietà si fa la demolizione con esportazione in Polonia – spiega un esperto – e poi con quel foglio si fa la pratica per le targhe polacche e poi arrivano tutti i documenti”.

In poche parole il mezzo smette di esistere in Italia, al PRA, e diventa a tutti gli effetti polacco. Ma attenzione perchè se steste pensando di fare lo stesso, dovreste leggere le parole di Salvatore Vitigliano, broker assicurativo: “Il proprietario di quello scooter non è più quella persona, se quella società va in disgrazia tu quello scooter l’hai perso. Il problema ancora più grosso e che parecchie di queste targhe non sono in regola, quindi si possono verificare dei guai per chi subisce un eventuale un danno, possono passare mesi se non anni per avere un risarcimento. A volte la stessa targa si trova altri due o tre mezzi. Chi fa queste pratiche sono persone poco affidabili”. Napoli è la prima città d’Europa con sinistri di targhe straniere e nel contempo la seconda città in quanto a prezzo delle assicurazioni: come un gatto che si morde la coda.

FONTE: RAIPLAY

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