Castello delle cerimonie, nuovi guai in arrivo: Sabatino Polese, zio di Donna Imma indagato per favoreggiamento alla camorra

Anche ‘La Sonrisa’, noto come ‘Il Castello delle cerimonie’ dal nome del noto reality ambientato nel ristorante di Sant’Antonio Abate (Napoli), era tra le attività vittime delle estorsioni del clan camorristico del Rione Moscarella, attivo nei comuni di Castellammare di Stabia, Pompei e Sant’Antonio Abate in provincia di Napoli. La circostanza emerge dalla lettura dell’ordinanza con la quale il gip del Tribunale di Napoli Maria Luisa Miranda, su richiesta della Dda partenopea, ha disposto misure cautelari nei confronti di 11 persone (di cui 9 sottoposte alla custodia in carcere, una agli arresti domiciliari e una all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) ritenute gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, estorsione, tentata estorsione, detenzione di armi e detenzione a fine di spaccio di droga.
Tra gli indagati figura anche Sabatino Polese, 76enne fratello del defunto Antonio Polese, noto come ‘il boss delle cerimonie’ e storico patron della Sonrisa. Per Sabatino Polese il gip ha disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, istigatori dell’estorsione ai danni del ristorante ‘La Sonrisa’ di Sant’Antonio Abate erano Michele Onorato, 60enne già ritenuto figura apicale del clan Cesarano e attualmente detenuto in carcere, dal quale sarebbe riuscito a pianificare e dirigere le attività estorsive, e il figlio Silverio Onorato, 35 anni, anche lui detenuto all’epoca dei fatti, mentre l’esecutore materiale sarebbe Salvatore Scotognella, detto “o talebano”, 28 anni.

Le intercettazioni ambientali e l’acquisizione delle immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza in prossimità dell’ingresso del Castello delle Cerimonie hanno consentito di accertare che lo scorso 29 settembre Scotognella, su indicazione di Michele Onorato, si è recato nella struttura ricettiva di Sant’Antonio Abate per chiedere e ottenere il pagamento di 5mila euro dai proprietari del ristorante come estorsione.

Sempre secondo quanto ricostruito dalle indagini, Sabatino Polese, fratello del defunto ‘boss delle cerimonie’ Antonio Polese, avrebbe aiutato gli Onorato e Scotognella a eludere le investigazioni, riferendo a una persona non identificata incontrata in un bar che agenti della Polizia di Stato avevano acquisito le immagini presso il ristorante ‘La Sonrisa’ che ritraevano Scampagnella mentre ritirava la somma di denaro provento dell’estorsione. Per questo Polese è indagato per favoreggiamento personale. Nei confronti di Onorato padre e figlio e di Scotognella il gip di Napoli ha disposto la custodia cautelare in carcere.

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