tratto da Il Tempo
Grande attesa per la nuova puntata di Che Tempo Che Fa. Stasera Fabio Fazio ospiterĆ nel suo salotto Chiara Ferragni, che probabilmente parlerĆ delle indagini e forse risponderĆ alle voci di rottura con Fedez. Ma non solo. Nella scaletta del programma spunta anche il nome di Gino Cecchettin, il papĆ di Giulia, la ragazza veneta prima scomparsa insieme al fidanzato Filippo Turetta e poi ritrovata senza vita perchĆ© uccisa brutalmente dallo stesso. Dal 5 marzo arriverĆ in tutte le librerie “Cara Giulia. Quello che ho imparato da mia figlia”, il volume che il padre ha dedicato alla terribile storia della figlia 22enne. Mentre niente filtra sul suo intervento nello studio del Nove, il Corriere della Sera ha pubblicato un estratto del libro.
Gino parla alla figlia uccisa e ricorda la moglie, morta lāanno prima di cancro. Due dolori e due mancanze che sono molto peggio di un pugno allo stomaco. Come ricordato giĆ nella precedente partecipazione a Che Tempo Che Fa, l’uomo nel libro parte dal legame e dal vero amore provato per la consorte, Monica: “Cosa fosse il vero amore me lāha insegnato Monica, nel periodo in cui si ĆØ ammalata. La prima volta nel 2016 abbiamo combattuto insieme e ce lāabbiamo fatta. Ma la seconda, nel 2019, ĆØ stata fatale. Ā«ScusamiĀ» mi ha detto un giorno, Ā«quando ci siamo messi assieme non sapevo che mi sarei ammalata. Scusami per tutto questoĀ» Sentirselo dire ĆØ stata la cosa piĆ¹ vicina alla santitĆ che io conosca”, ha raccontato.
Tanto il dolore, forte l’incapacitĆ di contrastare la quotidianitĆ e i doveri. Ma Gino Cecchettin ha sempre un messaggio di speranza: “Ricordo esattamente la sera in cui cāĆØ stato il cambiamento, la svolta. Ć successo la prima volta in cui abbiamo parlato della mamma col sorriso e non con tristezza. Abbiamo ricordato qualcosa di bello di lei senza piangere e ho pensato che quello era il punto dāarrivo di un percorso”, ha confessato, come se si rivolgesse direttamente alla sua Giulia. E lo stesso grado di serenitĆ spera di raggiungerlo nonostante la tragedia della figlia, che ha cessato di vivere per un atto di rabbia irrefrenabile di un coetaneo. “E fra qualche anno penserĆ² proprio a questo, alla gioia che ci hai portato in casa e che supererĆ il dolore senza fiato che provo in questo momento, proprio ora, mentre sto scrivendo. PerchĆ© allora ricorderĆ² solo i momenti piĆ¹ belli e li vivrĆ² con orgoglio, pensando che tu sei stata mia figlia e che ho avuto il privilegio di essere tuo padre. Ma ci vorrĆ ancora del tempo, Giulia”, ha ammesso.
Nell’anticipazione pubblicata dal quotidiano non manca la narrazione di un momento di aspra sofferenza. Gino Cecchettin, riportando le sensazioni di una visita alla tomba della moglie, ha narrato di aver compreso in quel momento che mai piĆ¹ niente sarebbe tornato uguale: “Ā«Io non ti vedrĆ² mai piĆ¹Ā» continuavo a ripetermi, Ā«non ti vedrĆ² mai piĆ¹, nĆ© mai piĆ¹ sentirĆ² le tue battute, nĆ© sentirĆ² mai piĆ¹ la tua mano carezzarmi la testa mentre mangiamo […]Ā». Quel sabato pomeriggio, davanti alla tomba della mamma, a un certo punto non ho piĆ¹ resistito e ho iniziato a piangere. Non riuscivo a smettere. Non avevo mai pianto cosƬ in vita mia, nemmeno da bambino. Ho buttato fuori tutto quello che avevo dentro”, si legge.
COMMENTO DI ANDREA TOSATTO DA FACEBOOK
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