Su venti marche di riso analizzate, più della metà è contaminata da livelli di cadmio elevati. Tre prodotti superano i limiti di legge e per questo li abbiamo segnalati al ministero della Salute. Presenti anche tracce di pesticidi pericolosi per la salute. Quattro prodotti con qualità buona o ottima. Ecco quali sono.
di Simona Ovadia per AltroConsumo
Il riso è un alimento di base della cucina in molti Paesi del mondo. È un cereale e come tale è collocato alla base della piramide alimentare della dieta mediterranea, un pilastro della dieta salutare, che prevede il consumo di cereali preferibilmente integrali ogni giorno. Purtroppo però è anche una delle fonti più rilevanti di esposizione ai metalli pesanti, in particolare di cadmio e arsenico, inquinanti ambientali che vengono assorbiti dalla pianta, soprattutto in particolari condizioni climatiche, e che ritroviamo nel nostro piatto.
Il test boccia tre prodotti per presenza di cadmio sopra i limiti
Il test che abbiamo condotto su venti marche di riso carnaroli, per stabilire la qualità dei prodotti e determinare la nostra classifica, evidenzia purtroppo questo problema, a fronte di un giudizio complessivo di qualità comunque sufficiente o positivo (rispetto agli altri parametri analizzati e alla degustazione). La maggior parte dei campioni analizzati, infatti, presenta un livello di cadmio che si avvicina al limite consentito dalla legge e ben tre prodotti superano il limite precauzionale ammesso a tutela dei consumatori: si tratta del riso carnaroli dei marchi Conad, Pam e Mondella (MD).
Pur non essendoci rischi immediati per la salute – il livello di cadmio resta comunque basso in considerazione del fatto che si tratta di un prodotto che non consumiamo tutti i giorni – abbiamo penalizzato questi risi nel giudizio complessivo con un voto insufficiente e li abbiamo segnalati al ministero della Salute, chiedendone il ritiro dal mercato. I lotti che abbiamo testato sono i numeri L129D (Conad); L157D (Pam); L171D (Mondella).
Assegnate alcune insufficienze per tracce di pesticidi pericolosi
Siamo stati piuttosto severi anche nella valutazione dei pesticidi, assegnando alcune insufficienze. Tutti i prodotti analizzati rispettano ampiamente i limiti di legge sui residui ammessi (i valori osservati sono sempre da due a cinque volte al di sotto dei limiti, al punto da far pensare, in un caso, a una contaminazione accidentale più che a un vero utilizzo di queste sostanze). Tuttavia, in alcuni prodotti, quelli penalizzati con l’insufficienza, abbiamo riscontrato residui di sostanze sospettate di essere interferenti endocrini o tossiche per la riproduzione. Insomma, anche se presenti in tracce residuali, si tratta di sostanze con un profilo di rischio incerto che non dovrebbero essere presenti e sulle quali servono ulteriori studi e risposte certe dagli esperti.
Cottura e assaggio
Due chef esperti hanno giudicato la resa in cottura, la consistenza e il gusto dei venti carnaroli analizzati. Più della metà dei campioni ha ottenuto un giudizio ottimo e buono, mostrando elevata tenuta di cottura, cremosità e consistenza ed è stata molto apprezzata al palato per l’aroma e il sapore gradevole.
Gli altri si sono fermati alla sufficienza e uno, il riso carnaroli Delizie dal sole di Eurospin, neppure quella. Chicchi che perdevano struttura, oppure erano collosi, o ancora mostravano una disomogeneità nella cottura all’interno dello stesso prodotto (alcuni chicchi erano scotti e altri ancora crudi) hanno fatto alzare il sopracciglio ai nostri esperti. Altri ancora non sono piaciuti perché erano poco cremosi, non si legavano con il condimento o erano insipidi.
Quattro premiati sono di qualità ottima o buona
Non tutti i campioni analizzati, per fortuna, sono inquinati dai metalli pesanti o contengono tracce di pesticidi pericolosi. Ci sono diverse marche di riso con valori molto al di sotto delle soglie consentite sia per il cadmio che per l’arsenico, l’altro metallo pesante da tenere sotto controllo, e con buoni giudizi negli altri parametri valutati in laboratorio. Tra questi, quattro ottengono giudizi lusinghieri anche all’assaggio, conquistando i titoli di Migliore del Test e Migliore Acquisto: si tratta dei risi carnaroli Le stagioni d’Italia, Riso del Vo, Riso Almo e Coop.
Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui >https://t.me/capranews
Viaggio molto e sono socievole: qualche settimana fa conobbi un anziano risaiolo, mi confessò, che il riso che producono in Italia è una frazione rispetto a quello importano da ovunque, che se ne fregano dei controlli, perchè alle dogane NON possono CONTROLLARLI TUTTI.
Perciò, per un container che viene bloccato per eccesso di diserbi & veleni altre decine di container avvelenati passano…
…ed è ciò che vuole lo Stato altrimenti bloccherebbero tutte le importazioni da quelle nazioni, come succedeva “una volta”…