Agnelli indagati, quegli otto milioni che possono stravolgere la storia: tutti torchiati, persino dal giudice persino maggiordomi, autisti e giardinieri. Vediamo fino a dove saranno lasciati liberi di indagare prima che ‘qualcuno’ faccia insabbiare tutto

Agnelli, mln di Marella spariti. Dai maggiordomi agli autisti: cosa non torna
Il mistero di Villa Escort, una trentina tra camerieri e autisti chiamati a testimoniare. Tutto finiva a capo di John Elkann per un preciso motivo. L’accusa.

tratto da Affari Italiani
LaĀ Procura di TorinoĀ e laĀ Guardia di finanzaĀ hanno deciso di vederci chiaro sull’ennesimo caso legato all’ereditĆ  degliĀ Agnelli. Il giallo questa volta riguarda una cifra diĀ circa 8 milioniĀ di euro “spariti”, nel senso che non compaiono nella dichiarazione dei redditi diĀ MarellaĀ Agnelli, vedova dell’Avvocato. Lo dice sua figlia,Ā MargheritaĀ Agnelli de Pahlen, nell’esposto che – si legge su Torinocronaca – ha fatto finire suo figlio John Elkann, assieme allo storico commercialista e presidente della Juve Gianluca Ferrero e il notaio svizzero di Marella, nel registro degli indagati per reati fiscali. Otto milioni cheĀ non sono sparitiĀ da una cassaforte, ma che se dichiarati al Fisco – questa sempre la teoria degli avvocati della contessa de Pahlen – avrebbero dimostrato che Donna MarellaĀ risiedeva stabilmente in Italia, negli ultimi mesi della sua vita, e non inĀ Svizzera.

Circostanza cheĀ invaliderebbe testamentiĀ e accordi successori, rimettendo in discussione l’ereditĆ  dell’Avvocato e anche la governance dell’Impero ex Fiat. In Procura sono statiĀ convocati maggiordomi, camerieri e autisti: una trentina di persone in tutto. Si tratta – prosegue Torinocronaca – dell’intero personale di servizio diĀ Villa FrescotĀ – la storica dimora adesso in vendita -, tutti in qualitĆ  di persone informate sui fatti. Per ricostruire i complessi rapporti di dipendenza con la Famiglia. L’intero personale risulta essere stato assunto dal nipoteĀ John Elkann, o daĀ societĆ  a lui riconducibili. Tutto perchĆ©, dimostrerebbe un appunto del commercialista Ferrero – e lo riporta Torinocronaca – “occorreva non far risultare intestate aĀ Marella CaraccioloĀ leĀ utenzeĀ degli immobili in Italia e i rapporti di lavoro”. Tutto, quindi, finiva in capo a John, che in quel periodo aveva spostato a Villa Frescot – da Villar Perosa – la sua residenza anagrafica.Ā Perfino i cani erano stati passati a John.

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