Gino Cecchettin, lo schifo oltre ogni limite: dopo il business del libro, arriva la candidatura alle elezioni europee. I ben informati danno per certa la sua presenza nelle liste della feccia

Gino Cecchettin, il papà della 22enne uccisa brutalmente dall’ex fidanzato (Giulia), sarebbe intenzionato a candidarsi alle elezioni europee di giugno con il Partito democratico. Questa è la notizia lanciata da un articolo del Fatto Quotidiano. Si parlava da tempo di una possibile discesa in politica del padre della ragazza trovata senza vita dopo i feroci atti di Filippo Turetta, ma ora il retroscena rimbalza con insistenza sui media. D’altronde l’uomo, dopo i funerali della figlia, oltre a prendersi una pausa dal lavoro per riflettere e per metabolizzare il dolore, aveva anche parlato del bisogno di ragionare su un nuovo “impegno civico”. Parole, queste, che avevano fatto pensare a un obiettivo più concreto, come appunto quello della candidatura.

Della possibilità che Gino Cecchettin si schieri con il Pd, spiega il quotidiano, si parla da novembre. Ovvero da quando il padre di Giulia aveva detto che la loro storia, la fine di sua figlia, dovevano spingere tutti a lavorare contro la violenza. Il papà della giovane aveva anche supportato le battaglie femministe sposate dall’altra figlia Elena contro il patriarcato. Stando a quanto si legge sul Fatto Quotidiano, Gino Cecchettin sarebbe pronto a candidarsi nella circoscrizione Nord-Est. La stessa in cui dovrebbe candidarsi Stefano Bonaccini, che però preferirebbe rimanere candidato per un eventuale terzo mandato alla presidenza dell’Emilia-Romagna.

“Oggi ci riuniamo in questa cerimonia in memoria di Giulia, per celebrare la sua amata laurea, un momento speciale e significativo. Io però non riesco a essere felice”, aveva detto Gino Cecchettin quando è stata conferita la laurea alla memoria di Giulia. “Almeno oggi vorrei che il tuo nome fosse elevato non solo al tragico femminicidio, ma a onorare la tua straordinaria essenza. Non mi rendevo conto di quanto tu fossi gigante, ho incontrato amici e persone e mi hanno raccontato episodi di cui non ero a conoscenza, hai aperto uno squarcio nelle nostre coscienze”, aveva aggiunto l’uomo, rivolgendosi idealmente alla figlia.

AGGIORNAMENTO

Gino Cecchettin candidato col Pd? La sua è diventata una figura simbolo dopo il femminicidio di sua figlia Giulia, la 22enne di Vigonovo uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta lo scorso novembre.

L’indiscrezione di una sua possibile corsa alle europee insieme al partito di Elly Schlein la lancia Wanda Marra sul Fatto Quotidiano: “Nell’ondata emotiva che ha accompagnato i fatti, è diventato una sorta di emblema non solo della tragedia, ma pure della possibilità di superarla, della speranza in un cambiamento sociale”.

Di notizia “infondata e falsa” però parlano gli avvocati di Cecchettin, Nicodemo Gentile e Stefano Tigani. “Lo stesso si dice molto contrariato dall’accaduto; oltretutto, tale notizia sta generando numerosi commenti diffamatori e inaccettabili. Il nostro assistito non può accettare che passi il messaggio, appunto falso, secondo cui lo stesso approfitti della tragedia che ha colpito la propria famiglia per trarne notorietà, utilità o qualche posto di rilievo, pertanto lo stesso valuterà eventuali azioni a tutela della propria persona”.

Qualche tempo fa, Cecchettin aveva annunciato un suo “impegno civico”, smentendo però l’idea di una candidatura. Intanto il 5 marzo esce per Rizzoli il suo libro, scritto con Marco Franzoso, “Cara Giulia. Quello che ho imparato da te”. Si tratta di una lettera rivolta alla figlia 22enne, ma non solo. In realtà il libro è rivolto anche ad altri genitori e alle istituzioni. “Per lui – diceva la Marra – si parla di un posto in lista nel Nord Est. La stessa circoscrizione dove dovrebbe candidarsi Stefano Bonaccini, che peraltro non ha ancora sciolto la riserva”.

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