Ghali che denuncia la strage di Gaza? E’ lo stesso che prende fior di soldi dalla peggio peggio multinazionale che sostiene Israele

di Alberto Scotti da Facebook

Io sono un rompicazzo, lo so, quindi voltatevi dall’altra parte e via. Bravo, bravissimo Ghali a solidarizzare con i palestinesi. Ma io non dimentico che ha preso fior di soldi da McDonald’s per girare uno spot. E McDonald’s non ĆØ una azienda qualunque. Oltre a supportare NOTORIAMENTE Israele ĆØ uno degli emblemi del peggior capitalismo multinazionale, che ĆØ proprio quello che ha ogni interesse a destabilizzare il medioriente.
Questo mi urta tantissimo, questa incapacitĆ  di fare 2+2, di avere un minimo di coerenza.
FinchƩ tutto resta solo slogan va benissimo, quando si tratta di trasformare gli slogan in comportamenti coerenti. Ahi! Ahi! Ahi!

Ghali, McDonaldā€™s e lo storytelling culturale

Tra Ghali e il McDonald’s c’ĆØ una collaborazione di lunga durata: un concerto segreto, un video musicale, una salsa piccante che ricorda l’harissa. Ma i messaggi sono farciti di uno storytelling culturale che presenta piĆ¹ problematiche di quelle che risolve

di Lavinia Martini per Dissapore

Cosa ci fa una star della musica italiana in un fast food? PubblicitĆ , a dire il vero. Il legame che definisce la relazione che intercorre traĀ Ghali, cantante e rapper italiano, e ilĀ McDonaldā€™s Italia ĆØ di base commerciale e di lunga durata. La prima volta che mi passĆ² sotto il naso fu uno spot, veramente riuscito, era il 2021.

Ghali era protagonista di una campagna in cui McDonaldā€™s rilanciava uno dei suoi prodotti iconici: ilĀ Big Mac. LaĀ pubblicitĆ , sparata a reti unificate, mostrava Ghali intento a mangiare il panino e a dire parole incomprensibili. Per finire poi con il pay-off: ā€œlo capisci solo se lo proviā€. Il video aveva come colonna sonora una canzone a firma dello stesso Ghali, Wallah, che segue lo stesso refrain dello spot: parole casuali, tra cui ne emerge una assolutamente udibile ā€œBig Macā€ e ā€œlo capisci solo se ci proviā€. Negli ultimi secondi di video, Ghali ĆØ in sella a una motocicletta sgangherata mentre attraversa il deserto. Il suo compagno di viaggio, un uomo mascherato che sembra un amico immaginario, scompare nel nulla. In uno scenario che ricorda i deserti della Tunisia, da cui vengono i genitori di Ghali, si stagliano solo le luci riconoscibili di un imponente McDonaldā€™s.

McDonaldā€™s sceglie Ghali per diversi motivi: popolaritĆ , aderenza a un pubblico giovane, sicuramente anche talento, e un posizionamento trasversale. Anche Ghali infatti accarezza spesso i temi dellā€™inclusione, sviluppandoli in modalitĆ  poco approfondite. ProverbialiĀ i suoi scontriĀ con Matteo Salvini, in cui il tema del razzismo era centrale. Ma lasciamo stare la politica, che rende i personaggi sempre piĆ¹ controversi e divisivi per i loro fan, il 9 novembre del 2022 ĆØ comparso sulle pagine dellā€™artista un nuovo messaggio, in cui la foto di uno scontrino del McDonaldā€™s con lā€™acquisto di un menu Ghali viene accompagnato da questo testo:

ā€œLa vita ĆØ assurdaaaaaaa.Ā Ricordo come se fosse ieri quando andavo da Mc Donaldā€™s senza un euro a cercare scontrini per terra e appena trovavo quello giusto andavo in cassa dicendo: ā€œ Mi scusi sto aspettando il mio paninoā€ il cassiere gentilissimo e distratto dal resto della fila mi serviva subito il panino. Lo so che non si dovrebbe fare, ma i soldi non cā€™erano, io ero ancora un ragazzino e una sera questo fu il metodo per la mia cena romantica con una ragazza. Quando ero ancora piĆ¹ piccolo i miei compagni di classe festeggiavano il compleanno da Mc Donaldā€™s ma io non potevo permettermelo. Il mio amico immaginario Jimmy vedeva tutto e gli avevo promesso che da grande avrei attirato lā€™attenzione di Mc Donaldā€™s e che avrei introdotto una salsa piccante come lā€™Harissa.Ā Oggi finalmente potete trovare laĀ Jimmy Hot Sauce in tutti i Mc Donaldā€™s dā€™Italia assieme al mio menu ahahahhahaaā€

Un messaggio apparentemente spontaneo (si noti punteggiatura, spaziature e sintassi molto poco formalizzate) che apre molte piĆ¹ problematiche di quelle che risolve. La parte piĆ¹ complessa ĆØ sicuramente quella finale, in cui Ghali scrive: ā€œQuesto vuol dire tanto per me, io voglio bene a me stesso da bambino e nella vita vorrei mantenere tutte le promesse che gli ho fatto.Ā Portare cultura in tutto quello che faccio, riscattare il mio passato e trarne vantaggio per me ĆØ tutto.Ā Non abbiate paura di esagerare quando sognate, non dimenticatevi i sogni quando vi svegliate e inseguiteli durante tutto il giorno ok!?ā€.

La Jimmy Hot Sauce, che non ĆØ appropriazione culturale

Ghali McDonald's

Non ĆØ un caso seĀ la salsa promossa da Ghali, la Jimmy Hot Sauce che porta il nome del suo amico immaginario,Ā ricorda spaventosamente lā€™harissa. Ghali ĆØ nato a Milano, nel quartiere Baggio, ma i suoi genitori sono tunisini, Nello stesso mese in cui era in promozione da McDonaldā€™s, dallā€™altra parte del banco Unesco decideva che la salsa harissa tunisina sarebbe diventataĀ patrimonio immateriale dellā€™umanitĆ Ā non sono per il prodotto in sĆ©, ma per il complesso sistema di competenze culturali e relazionali che ruotano intorno alla salsa e al suo consumo. Probabilmente chiamarla ā€œharissaā€ sarebbe stata unā€™operazione ingiusta di appropriazione culturale, e non sarebbe stato neppure un messaggio chiaro per il pubblico italiano. Sulla confezione quindi, compare una placida scritta ā€œsalsa al peperoncinoā€ realizzata con ā€œconcentrato di pomodoro, aceto di alcool, peperone, olio di colza, miele, zucchero, sale, amido modificato di mais, aglio, 1,5% di chili, spezie, aroma naturale, addensante e conservanteā€ giusto per essere precisi.

Ghali McDonald's(2)

I layer di significato contenuti nel messaggio rilasciato da Ghali sono multipli. Alla base cā€™ĆØ lā€™intento commercialeĀ ā€œcomprate da McDonaldā€™s, qui troverete la mia salsaā€. Poi un secondo sottotesto: quello delĀ riscatto, un argomento molto caro al mondo della musica rap, dellā€™hip-hop e della cultura afrodiscendente. Infine un terzo strato, il meno sottile forse: quello dellā€™american dream, sognate, osate e fate successo. Il quarto, il piĆ¹ audace, quello che accarezza lā€™idea che lā€™operazione sia di tipo culturale.

ā€œPortare cultura in tutto quello che faccioā€ sarĆ  pure vero per Ghali (non cā€™ĆØ motivo di credere il contrario) ma lā€™associazione tra cultura e McDonaldā€™s ĆØ irricevibile sia per gli strati di significato che abbiamo individuato, sia per le contraddizioni a cui il messaggio si presta. Sono cosƬ tante, che con un volo pindarico un poā€™ troppo ardito viene quasi da pensare: ma non ĆØ che Ghali ci trolla tutti, e persino il McDonaldā€™s? Magari con gli stessi soldi della sua collaborazione ci ha comprato la nave ausiliaria della Mediterranea Saving Humans che opera per salvare i migranti che si imbarcano dalle coste africane verso il Mediterraneo. ā€œQuesto per me non ĆØ un sacrificio, ma un privilegioā€ aveva detto lui.

Non ĆØ la prima volta che un rapper collabora con un fast food, e il fatto che anche Ghali si unisca a una schiera molto numerosa di ambassador della scena rap o rappresentanti della scena musicale afroamericana o afrodiscendente ā€“ per citareĀ questo articoloĀ che approfondisce bene il tema, ā€œfare colpo sugli adolescenti, immersi nella cultura street e nellā€™hip hopā€ ĆØ uno dei motivi commerciali piĆ¹ spinti intorno alla quale si sviluppano queste collaborazioni ā€“ rende estremamente meno efficace e personale il suo intervento. Suonano un poā€™ stanchi quei riferimenti alla povertĆ  e allā€™infanzia se visti in unā€™ottica seriale, tanto piĆ¹ che mi ĆØ capitato di leggere una dichiarazione in cui Ghali diceva ā€œDa sempre McDonaldā€™s ĆØ un posto in cui mi sento a casa. Ci andavo da bambino quando mamma riusciva a portarmi e ancora oggi mi capita di andarci con gli amiciā€ che ĆØ contraddittorio rispetto allā€™idea di un ragazzino che non aveva abbastanza spiccioli in tasca per entrarci in quella casa.

Ghali McDonalds

Forse il risvolto piĆ¹ problematico ĆØ quello di pensare che ā€œsuccessoā€ sia uscire da una zona di emarginazione (ma insomma, se guardo la carriera di Ghali mi viene da provare un poā€™ di sana invidia, anzichĆ© compassione. Per dirla un poā€™ tranchant ā€œse tutto ĆØ riscatto, niente ĆØ riscattoā€) per guadagnarsi un posto dā€™onore nellā€™ingranaggio ben oliato del capitalismo e farsene portavoce.

Scomodo la parola ā€œcapitalismoā€ perchĆ© lā€™hanno fatto altri prima di me, sotto i post di Ghali. Ne riporto tre, che sono illuminanti: ā€œCapitalismo, che tanto schifano i rapper nei loro testi, approvedā€,Ā ā€œBravo Ghali, dietro un lauto compenso avresti raccontato la sessa storia sul Burger king. Sono le leggi del mercato e tu che ne fai parte devi rispettarle. Ti stimo!ā€,Ā ā€œbei tempi quando quelli di sinistra schifavano i simboli del capitalismoā€. Senza contare tutti quelli che hanno sottolineato che, nel turbine della crisi climatica, promuovere il consumo di massa di carne sia immorale. Ma qui siamo troppo oltre, sembra quasi di sparare sulla Croce Rossa. O su una nave ONG immersa tra le onde del Mediterraneo.

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