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La Camera dei Deputati ha votato a favore in via definitiva il DDL contro la distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito diĀ beni culturali o paesaggistici, presentato lo scorso luglio. Il provvedimento ĆØ composto da quattro articoli e prevede sanzioni piĆ¹ severe, incluse multe e reclusione.
Il provvedimento, ideato per contrastare il fenomeno del cosiddetto āeco-vandalismoā, metodo di protesta dei movimenti ambientalisti, ĆØ stato approvato con 138 voti favorevoli, 92 contrari e 10 astenuti. Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha accolto con entusiasmo lāapprovazione definitiva, definendola una ābella giornata per la cultura italiana e il patrimonio artistico e architettonico della Nazioneā, ma ci sono polemiche da parte di chi ritiene che il ddl rappresenti un tentativo di mettere a tacere i movimenti ambientalisti. Vediamo di seguito i provvedimenti adottati.
1. Sanzioni amministrative per il deterioramento dei beni culturali
Lāarticolo 1 del āddl eco-vandaliā stabilisce le sanzioni amministrative per chiunque distrugga, disperda, deteriori o renda inservibili beni culturali o paesaggistici, propri o altrui. Le sanzioni prevedono il pagamento di una somma pecuniaria che varia da 20.000 a 60.000 euro. Inoltre, chi deturpa o imbratta tali beni, o ne fa un uso pregiudizievole per la loro conservazione o integritĆ , ĆØ soggetto a sanzioni amministrative da 10.000 a 40.000 euro.
LāautoritĆ competente per ricevere rapporti sui fatti e irrogare le sanzioni ĆØ il prefetto del luogo in cui ĆØ stata commessa la violazione. Il verbale contenente lāaccertamento delle violazioni deve essere notificato al trasgressore entro centoventi giorni dal giorno in cui il fatto ĆØ commesso. I proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie vanno a un apposito capitolo del bilancio dello Stato, destinato al Ministero della Cultura per il ripristino dei beni danneggiati.
Inoltre, ĆØ prevista la possibilitĆ per il trasgressore di pagare una sanzione ridotta entro trenta giorni dalla notifica del verbale di accertamento, ma tale opzione non ĆØ concessa se il trasgressore ha giĆ usufruito di questa facoltĆ nei cinque anni precedenti.
2. Sanzioni amministrative o penali: modifica allāarticolo 518-duodecies del Codice Penale
Lāarticolo 2 apporta una modifica allāarticolo 518-duodecies del codice penale, introducendo la possibilitĆ di sanzioni amministrative o penali per chi distrugge, disperde, deteriora o rende inservibili beni culturali o paesaggistici.
3. Aumento sanzioni, il doppio se durante manifestazioni: modifica agli artt.635 e 639 del Codice Penale
Lāarticolo 3 modifica lāarticolo 635 del codice penale, estendendo le pene per chi distrugge, disperde, deteriora o rende inservibili cose mobili o immobili altrui in occasione di manifestazioni che si svolgono in luogo pubblico o aperto al pubblico. La pena prevede la reclusione da uno a cinque anni e una multa fino a 10.000 euro.
Lāarticolo 4 apporta diverse modifiche allāarticolo 639 del codice penale. Vengono aumentate le sanzioni pecuniarie per chi deturpa o imbratta cose mobili o immobili altrui in occasione di manifestazioni pubbliche. In particolare, si introduce una pena piĆ¹ severa se il fatto ĆØ commesso su teche, custodie e altre strutture adibite allāesposizione, protezione e conservazione di beni culturali esposti in musei e altri luoghi espositivi pubblici. Chi deturpa o imbratta in occasioni di manifestazioni pubbliche rischia pene raddoppiate rispetto ai casi non collegati a eventi di questo genere.
4. Accoglienza e reazioni della politica allāapprovazione del DDL
Il provvedimento ha generato reazioni contrastanti in Parlamento. Mentre la maggioranza esulta per lāapprovazione, la deputata del Movimento 5 Stelle (M5S), Carmela Auriemma, ha accusato il governo Meloni di perseguire un obiettivo punitivo, sottolineando il rischio di limitare la libertĆ di manifestazione del pensiero e del dissenso. Ha citato il caso degli attivisti di Ultima Generazione, assolti per i danni agli Uffizi di Firenze, come esempio di una contestazione che potrebbe essere punita con le nuove norme.
Il co-portavoce nazionale di Europa Verde, Angelo Bonelli, ha criticato il governo per non aver aumentato le pene per i pubblici ufficiali che danneggiano opere dāarte. Ha evidenziato una presunta disparitĆ nel trattamento della legge per i giovani rispetto ai pubblici ufficiali, sottolineando la mancanza di equitĆ nella legislazione.
Allora il giustiziere con il flessibile dovrebbe prendere 5 anni per aver tagliato alcuni pali, quelli che bloccano strade e deturpano monumenti nulla? Ma siete seri o no?