Commesse Anas, Tommaso Verdini (figlio di Denis) ai domiciliari. Le accuse: turbativa d’asta, traffico di influenze illecite, corruzione
tratto da Il Fatto quotidiano
Il capo di imputazione è contenuto nel decreto di perquisizione eseguito l’8 luglio 2022 dal Nucleo di polizia economico finanziaria di Roma della Guardia di Finanza, che hanno registrato diversi incontri di Verdini e Fabio Pileri (socio nella società Inver srl) con “esponenti di vertice politico o del Mef che ha voce in capitolo nelle nomine delle partecipate”. La Inver srl (non indagata come persona giuridica) è una società che, fra le altre cose, si occupa di “consulenza imprenditoriale” e “pianificazione aziendale”.
Era stato il Domani a scrivere della perquisizione. Ma dal decreto della Gdf emerge anche altro. Dalle intercettazioni risulta, ad esempio, che Verdini e Pileri avrebbero acquisito “nell’interesse dei loro clienti, informazioni riservate e la promessa di appoggi su progetti in corso di definizione”. In particolare, annotava la Finanza, le società della famiglia di Vito Bonsignore (costruttore ed ex deputato dell’Udc, indagato a luglio per corruzione) erano interessate alla realizzazione di opere come le autostrade Orte-Mestre e Ragusa-Catania, entrambe finanziate con fondi Cipe. Non solo. I due soci avrebbero incontrato “in luoghi non istituzionali (bar, ristoranti e altri luoghi aperti al pubblico)” anche “pubblici ufficiali di Anas preposti alle gare” e alcuni di questi incontri “sono avvenuti alla presenza degli imprenditori” vicini alla Inver.
L’inchiesta in questione nasce dalla denuncia di un ex dirigente di Anas, acquisita dai pm nel 2021. Il 25 giugno 2022 la Finanza aveva sequestrato una corrispondenza “via posta” inviata da Tommaso Verdini a Bonsignore con all’interno un “rapporto di internal Audit” di Anas, una documentazione “riservata” il cui rinvenimento, per i pm, “ha rafforzato la provvista indiziaria” sulle accuse formulate di corruzione. Quando a luglio 2022 emersero le prime notizie sull’indagine a carico di Verdini junior, l’entourage della famiglia parlò di “malinteso” e spiegò che “sia Tommaso che la società hanno sempre lavorato nel pieno rispetto delle regole”. Le persone destinatarie della perquisizione erano quattro, anche se gli indagati totali risultavano 10. A luglio 2022 i finanzieri hanno anche sequestrato i cellulari e i device in uso ai dirigenti Anas “anche al fine di individuare chi, tra i vari pubblici ufficiali incardinati nelle strutture che hanno deciso le commesse indagate, si sia in concreto messo a disposizione degli interessi privati o abbia dato rassicurazioni sull’affidamento in questione”.
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