Il nuovo bando di Ama fa slittare il termovalorizzatore al 2027. Intanto Roma paga cifre monstre per non essere sommersa dopo il rogo di Malagrotta
di Claudio Roma per Affari Italiani
Con Malagrotta ko, a Roma non resta altro che pagare per evitare che l’emergenza rifiuti conclamata da almeno un decennio diventi un dramma. La totale autoinsufficienza nella gestione dei rifiuti costerĆ alla cittĆ 400 mln di euro in 3 anni con i quali Ama e Comune porteranno via dalla cittĆ e dalla regione Lazio tutti i rifiuti che non si riuscirĆ a trattare nei pochi impianti ancora in efficienza.
Ecco la exit strategy del Campidoglio per ovviare al lockdown di Malagrotta, dove i due impianti di trattamento meccanico biologico sono fuori uso a causa dei due incendi che li hanno devastati. E a leggere il superbando milionario con cui Ama promette di mantenere la cittĆ a livelli di igiene accettabili, spunta fuori la veritĆ sul progetto del termovalorizzatore di Gualtieri e Caltagirone: a dispetto delle procedure in corso e al netto dei nuovi ricorsi amministrativi presentati singolarmente dai Comuni di Albano, Marino, Ardea e Ariccia, l’impianto per bruciare i rifiuti di Santa Palomba non sarĆ pronto prima del 2027 e quindi a Giubileo ormai bello e finito.
Via da Roma 2 milioni di tonnellate di rifiuti
CosƬ il Comune di Roma si dĆ alla fanta demagogia annunciando il bando per ādeportareā 2 milioni di tonnellate di rifiuti. Scrive il Campidoglio: āMettere in sicurezza la gestione del ciclo dei rifiuti nella cittĆ di Roma, alle porte e in vista del Giubileo. Eā lāobiettivo della maxi-gara, pubblicata sulla piattaforma telematica Invitalia,Ā la piĆ¹ grande mai proposta da AMA, in accordo e in coordinamento con Roma Capitale, per il trasporto, scarico e trattamento/recupero per i prossimi 3 anni (2024-2026) di circaĀ 2milioni di tonnellateĀ complessive tra rifiuti solidi e rifiuti urbani residui(indifferenziato). Lāordine di grandezza di 2 milioni di tonnellate complessivi di rifiuti ĆØ giĆ comprensivo di una quota eccedente stimata per lāanno giubilare (2025)ā.
L’esborso monstre per i cittadini di Roma
Ancora il Comune: āLāimporto complessivo massimo di spesa dellāaccordo quadro ĆØ pari a circaĀ 400 milioniĀ di euro (piĆ¹ iva). La procedura, aperta ai sensi degli art. 59 e 71 del d. lgs. n. 36/2023, riguarda la conclusione di accordi quadro con uno o piĆ¹ operatori economici per lāaffidamento del āservizio di trasporto, scarico e trattamento/recupero dei rifiuti solidi prodotti dagli impianti di trattamento di AMA e dei rifiuti urbani residui prodotti nel territorio di Roma CapitaleĀ ā eccedenti le quantitĆ trattate presso gli impianti AMA e gli altri impianti regionali āĀ su territorio nazionale ed esteroā, suddiviso in 7 lotti, per un periodo di 36 mesi. Il termine per il ricevimento delle offerte o delle domande di partecipazione ĆØ fissato al 6 febbraio 2024ā.
Il bando ĆØ aperto anche per operatori extra Italia
Lāazienda, pertanto, si rivolge al mercato extra regionale ed estero per tali tipologie di servizi, proponendo un ampio e articolato accordo programmatico. Allāinterno della procedura, per la prima volta, AMA inserisce anche un lotto che rende possibile il recupero di materia dai rifiuti; in particolare un combustibile alternativo utilizzabile soprattutto nellāindustria dei cementifici.
āDopo le importantissime gare su mezzi pesanti, nuovi cassonetti e cestini getta-carte, con questa maxi-gara, la piĆ¹ grande mai bandita, AMA intende mettere in sicurezza anche il fronte del trattamento/recupero soprattutto dei rifiuti indifferenziatiĀ – sottolinea il Presidente di AMA DanielePACEĀ -.Ā Se, come auspichiamo, la gara andrĆ a buon fine, verranno stipulati contratti tracciabili e con la massima trasparenza sulla base delle migliori offerte del mercato. Stiamo lavorando al massimo per garantire il decoro della Capitale, che si prepara a dare la migliore accoglienza ai milioni di fedeli che parteciperanno al Giubileo del 2025ā.
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