Dagli amici dell’ambiente cinematografico era definito “il Danny DeVito italiano“, per il suo aspetto molto simile a quello dell’attore statunitense: Luis Molteni, all’anagrafe Gianluigi Molteni, caratterista sul piccolo e grande schermo, è morto a Roma all’età di 73 anni. L’attore è presente in un film in questi giorni nelle sale, “Romeo è Giulietta” di Giovanni Veronesi e interpretato da Sergio Castellitto, Pilar Fogliati, Geppi Cucciari e Maurizio Lombardi.

Nato a Seregno, in Brianza, il 5 novembre 1950, Molteni ha iniziato la sua carriera recitativa sul palcoscenico teatrale, distinguendosi per le sue interpretazioni memorabili. Tra i suoi lavori teatrali più significativi si annoverano spettacoli come “Arti Mestieri” (1988-1991), “Sumerycon (ovvero Nutella amara)” (1991), “A piedi nudi nel parco” (1993-1994), e “La guerra dei Roses” (2007-2008), diretto da Ugo Chiti. Molteni ha continuato a calcare le scene teatrali fino alla recente stagione 2015-2017, durante la quale ha recitato nello spettacolo “Il principe abusivo”, affiancato da Alessandro Siani e Christian De Sica.

Ma è soprattutto nel mondo del cinema che Molteni ha lasciato il suo segno indelebile, con oltre 100 titoli nella sua filmografia. Ha esordito sul grande schermo con il regista Maurizio Nichetti, per poi apparire in numerosi film di successo come “Nero” (1992), “Perdiamoci di vista” (1994), “Pinocchio” di Roberto Benigni e molti altri. Il suo ultimo lavoro cinematografico, “Romeo è Giulietta” di Giovanni Veronesi, lo vede ancora una volta sul grande schermo, regalando al pubblico un’ultima performance indimenticabile.

La notizia della sua scomparsa ha suscitato commozione e cordoglio nel mondo dell’arte e dello spettacolo. Il Nuovo Imaie ha voluto ricordare Molteni con queste parole: “Che dire? Tosti questi primi mesi del 2024 che hanno portato via anche te. Ti ricorderemo per il tuo aspetto alla Danny De Vito ‘de noantri’, per il tuo amore per il teatro e la passione per il cinema. Sei ancora sugli schermi con Romeo è Giulietta. Ti vedremo lì. Tu, intanto, goditi il viaggio. I tuoi amici e colleghi”.