“Gelato vietato” Scatta l’ennesima imposizione infame dettata dall’agenda di Davos: vietato venderlo in tutta Milano dopo la mezzanotte

L’accesso in centro. Poi in città per le auto considerate inquinanti. Poi in singole zone. Poi per i parcheggi. Poi per le auto oltre i 30 km/h. Poi per il fumo all’aperto. Ora potrebbe arrivare un nuovo divieto: stop alla vendita d’asporto per cibo e bevande dopo la mezzanotte.

L’ultimo divieto di Milano: sarà vietato comprare un gelato o una bottiglia d’acqua dopo la mezzanotte

A partire dal mese di maggio, il Comune di Milano ha intenzione di vietare dopo la mezzanotte l’asporto di bevande e cibo, soprattutto nelle zone maggiormente interessate dalla movida come, per esempio, Brera, Ticinese, Arco della Pace e corso Como. Non si potrà così acquistare cibo d’asporto. Come il gelato.

Il divieto dovrebbe durare dal 17 maggio al 4 novembre per tutti i giorni della settimana.
Non solo:  anche per i venditori ambulanti non sarà vita facile, posto che dovranno interrompere ogni attività, ogni giorno a partire dalle 20. Anche i dehors dovranno chiudere da mezzanotte e mezza.
L’ordinanza, già oggetto di numerose contestazioni, non è ancora stata firmata. Al momento è pubblicata nell’Albo pretorio come “avvio di procedimento”.
La motivazione risiede nell’esigenza di limitare gli orari delle attività dei pubblici esercizi nelle zone residenziali così da garantire “la tranquillità e il riposo dei residenti”.

Dure le reazioni di Fioe e Confcommercio, che non hanno tardato a replicare duramente ritenendo gravemente dannoso un provvedimento che potrebbe colpire le aziende che lavorano, producono ricchezza e fatturano. “Impossibile vendere dopo mezzanotte un cono gelato o una bottiglia d’acqua. L’amministrazione comunale si sta rendendo conto di cosa sta facendo?” è il commento di Confcommercio.

Commenti di Lucio Rizzica da Facebook

Ormai al sindaco di Milano Giuseppe Sala si puo’ dire che gli sia scappata la mano.
Anche se, in realtà, il primo cittadino del capoluogo lombardo altro non è che un apripista di un progetto più ampio, al quale hanno aderito gli amministratori di un certo centro sinistra che si ritiene più illuminato e progressista di chiunque lo avversi.
Si parte delle città per poi arrivare nelle periferie e borghi e c’è davvero poco da scherzare, poichè questi vogliono la segregazione sociale delle persone nelle abitazioni… incominciando dalle aree 30.
Il progressismo woke è una minaccia mortale per la nostra vita e quella dei nostri figli e quello che stanno facendo a Milano è l’anticipazione della società del controllo globale, su modello cinese, che vogliono imporci.
Su idea (e ordinanza di Sala) Milano a mezzanotte -da metà maggio- diventerà una sorta di Gotham City: niente pizza, acqua, gelati, asporti, niente metro, niente auto, niente movida, erba alta e parchi incolti per favorire la biodiversità. E mi raccomando: chiudete bene le porte e le finestre già alle 23:59 perché proprio quella biodiversità così tanto protetta si divertirà molto una volta padrona della città.
Lo vedete o no? Stanno andando avanti a piccoli passi per poi poterci definitivamente rinchiudere nei recinti dei 15 minuti. E non si puo’ non obiettare che forse chi comanda ha perso il lume della ragione, poichè invece di rendere migliori e più sicure le città, specie di notte, le lascia in balia della malavita, dei disperati, del malaffare, dei tanti extracomunitari che delinquono liberamente. Mentre il popolo che lavora e paga le tasse viene ingabbiato.
E con grande nostalgia dei lockdown gli viene tolta con l’arrivo della bella stagione anche la possibilità di passeggiare, di rinfrescarsi o persino di gustare un gelato dopocena con la famiglia, in mezzo alla gente, popolando le piazze e le strade. È un invito a rinchiudersi, a far abbassare le saracinesche di negozi che già soffrono e una dichiarazione di resa ai delinquenti, che potranno vantare piena titolarità sulle strade, sul verde che abitano stabilmente nell’oscurità, forti dell’impunità di uno stato debole e della protezione di una politica complice. Le strade diventeranno la proprietà privata dei criminali e degli spacciatori… Si regalerà la città a chi non avrà nulla da perdere e continuerà a fare il proprio comodo fottendosene delle leggi e delle regole. Dimenticando le lezioni del passato e delle aree sottratte al degrado, che proprio grazie alla gente perbene di nuovo tornata a viverle sono ora vivibili.
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