Tutto ciò che c’è da sapere sul divieto di riscaldamento con stufe e camini in alcuni regioni d’Italia: ecco dove e perché
L’inverno è appena iniziato ma il freddo “circola” da settimane nel nostro Paese, soprattutto nelle regioni settentrionali: in parecchi territori i cittadini si stanno riscaldando, nelle rispettive case, attraverso termosifoni o altre soluzioni che generano tepore e clima meno rigido. C’è anche chi sta ricorrendo a camini e stufe che però, come stabilito dalle normative italiane, in alcuni casi sono vietati pena il pagamento di multe salatissime. Ecco dove e perché, come riportato da tg24.sky.it.
Lombardia e Veneto sono le “prime della lista” riguardo il divieto di riscaldamento con stufe e camini: la Lombardia dal 2020 ha messo al bando i generatori di calore che impiegano biomassa legnosa, sia per caminetti, che per le stufe certificati con meno di 4 stelle. Glu strumenti con 0/1/2 stelle non possono essere accesi. Per quanto riguarda le stufe a pellet sono ammesse solo quelle stufe che usano pellet di qualità certificato classe A1. Anche in Veneto esiste tutta una serie di regolamentazioni che prevedono anche il divieto di accensione di stufe a legna e caminetti. Nello specifico la nuova norma vieta tassativamente i generatori di calore che presentino una classe inferiore a 3 stelle.
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