Estratto dell’articolo di Giuseppe Scarpa per www.repubblica.it
C’è il parroco, poi c’è la devota e infine c’è il marito sospettoso. La devota, come ogni parrocchiana che si rispetti, è una presenza fissa della chiesa romana del suo quartiere. Tuttavia, questa partecipazione incessante origina dubbi e perplessità nel marito.
Quindi accade che il consorte si convince, a torto o a ragione, che tra la moglie e il sacerdote sia, all’improvviso, sbocciato l’amore. Insomma, che tra i due ci sia del tenero.
L’uomo, furibondo, ne chiede conto alla coniuge, la donna però nega tutto. La sua presenza così costante in parrocchia è attribuirsi solo, in estrema sintesi, alla fede. Nient’altro. Stop.
Il coniuge, però, non è del tutto convinto delle risposte fornite dalla donna. Non si sente rassicurato e per questo punta diritto contro il prete. Cosa fa il marito? Perseguita il parroco, tanto che la procura di Roma, il pubblico ministero è Daniela Cento, ha dovuto richiedere al gip il divieto di avvicinamento del coniuge geloso al sacerdote. […]
Il marito era andato dal “don” a chiedere conto della presunta relazione dopo essersi confrontato con la moglie. La signora dal suo punto di vista, non era stata del tutto sincera. Tuttavia, le domande che aveva rivolto al sacerdote erano state fatte in modo fin troppo muscolare. Il tutto condito da minacce e dita puntate sul viso.
Nonostante la forza con cui venivano presentati i quesiti il prete non si è mai scomposto e ha assicurato, al marito geloso, che tra lui e la fedele non fosse mai successo niente. Insomma, anche il parroco ha negato.
Ma l’uomo non ha creduto alla sua versione e con il tempo si è trasformato in uno stalker. Lo ha perseguitato per diversi mesi. Intimidazioni, scenate di fronte alla chiesa fino a quando il religioso, sfinito, ha deciso di denunciare il coniuge della parrocchiana. […]
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