Maltrattamenti all’ex compagna: gravi accuse al filosofo della sinistra “ecologista” Leonardo Caffo
di Marta Lima per Il secolo d’Italia
Uno degli enfant prodige dell’intelligentia di sinistra, il giovane filosofo ecologista, animalista e vegano, Leonardo Caffo, spesso ospite in tv e anche nei dibattiti del Pd, è nei guai per una brutta storia di maltrattamenti e violenze nei confronti della sua compagna. Tra gli episodi contestati, uno del giugno 2020 in cui Caffo avrebbe contorto il dito di una mano alla compagna, procurandole una lesione permanente. Sul fronte civile Caffo è stato già destinatario di un provvedimento analogo a quello di natura penale. Non il massimo, in questa fase di grande attenzione ai temi della violenza di genere, dopo gli ultimi femminicidi e le accuse alla destra di aver portato in dote nel Paese una cultura paternalistica.
Leonardo Caffo è nato a Catania nel 1988, è filosofo e attivista sui temi antispecisti. Lavora attualmente all’Università degli Studi di Torino dove è membro del LabOnt: laboratorio di ontologia. È Associate Fellow dell’Oxford Centre for Animal Ethics e collabora, tra le altre cose, alle pagine culturali del settimanale ‘Gli Altri: la sinistra quotidiana’, e di ‘Lettera Internazionale’, oltre a essere redattore per la ‘Rivista d’Estetica’ e direttore di ‘Animal Studies: Rivista Italiana di Antispecismo’.
La vicenda dei maltrattamenti alla compagna è emersa in quanto Caffo è stato visto in aula sul banco degli imputati. Secondo l’accusa formulata dal pm Francesca Gentilini, tra il 2019 e il 2022, avrebbe maltrattato “con inaudite violenze verbali, morali e fisiche” la sua convivente da cui ha avuto una figlia.
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