Una nuova tassa concepita espressamente per chi ha goduto del Superbonus: come funzionerà dal 2024, chi dovrà pagare e quanto

La tassa sul Superbonus: come funzionerà dal 2024, chi dovrà pagare e quanto
Modificata in manovra la normativa sulla plusvalenza, cosa cambia dal 1° gennaio 2024, ma ci sono delle eccezioni: ecco quali

di Giampiero Maggio per La Stampa
Come ormai è stato chiarito nel corso dell’ultima manovra, una degli strumenti che il governo adotterà per fare cassa andrà ad incidere su chi ha ristrutturato casa con l’incentivo del Superbonus 110%. Ma in chie modo e chi dovrà pagare? E, soprattutto, quanto? In manovra, «l’aumento della tassazione sugli immobili appare ingiustificatamente punitivo» dice la presidente Ance Federica Brancaccio. Dalla Relazione Tecnica al ddl emerge, infatti, un consistente aumento del prelievo fiscale sulla casa per circa 1,9 miliardi di euro nel triennio. «Una delle misure riguarda l’aumento dall’8% all’11% della ritenuta a titolo di acconto operata dalle Banche e da Poste sui bonifici di pagamento delle spese agevolabili con i bonus edilizi. La disposizione interessa tutti i benefici fiscali e andrà ad incidere sulla liquidità delle imprese, anticipando l’effetto di cassa delle imposte sui redditi che le stesse devono versare all’erario. Oltre a non risolvere il problema dei crediti incagliati – avverte Brancaccio – si incide ulteriormente sull’equilibrio finanziario delle imprese che eseguono gli interventi di recupero e di riqualificazione degli edifici».

Altra norma critica è l’introduzione della nuova forma di tassazione delle plusvalenze connesse alla vendita di immobili oggetto di interventi agevolati con il Superbonus, che avvenga entro dieci anni dalla fine dei lavori. «La manovra 2024, quindi, aumenta nel complesso il prelievo fiscale sugli immobili e non va nella direzione di un uso della leva fiscale come strumento di sviluppo e indirizzo delle operazioni immobiliari, verso l’obiettivo della rigenerazione urbana. Inoltre, si pone in contraddizione con alcuni criteri direttivi della delega fiscale sulla “tutela del bene casa» afferma la presidente Ance.
Nel 2024 sparisce il Superbonus
Che l’incentivo edilizio non piaccia al governo Meloni è cosa ormai nota. In più circostanze non solo il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti l’ha bollata come «misura iniqua» anche la stessa premier ha sottolineato come «il superbonus abbia causato debiti per 20 miliardi» sul 2024. Per questo motivo l’incentivo, il prossimo anno, non esisterà più. Ci sarà un calo progressivo: quest’anno è al 90% nel 2024 calerà al 70%. Si può ancora accedere all’agevolazione fiscale per i lavori avviati nel 2024, ma senza la cessione del credito o lo sconto in fattura.
La nuova tassazione sugli immobili ristrutturati con il Superbonus
Dall’1 gennaio scatterà la nuova tassa per chi vende l’immobile ristrutturato usufruendo dell’incentivo edilizio prima dei 10 anni. Sarà del 26% su tutto il guadagno realizzato rispetto al valore di acquisto (la plusvalenza realizzata, appunto). Si chiama, tecnicamente, “capital gain immobiliare”. La maggiorazione della tassazione verrà calcolata sull’intera plusvalenza, non solo quella “scontata” del costo dei lavori del superbonus, come previsto dalla normativa attualmente in vigore. Le uniche eccezioni alla nuova disciplina prevista dall’ultima manovra riguardano gli immobili ereditati, per successione o donazione, e quelli adibiti ad abitazione principale del cedente o dei suoi familiari. Se si rivende dopo 5 anni, ma prima di 10, il prezzo di acquisto o il costo di costruzione vengono rivalutati ricorrendo all’indice Istat.
Ma qual è la differenza tra un immobile venduto senza incentivo edilizio ed un altro che invece è stato ristrutturato con il superbonus? La tassazione resta del 26% per un guadagno realizzato sulla cessione di un immobile in ogni caso, ma con una sostanziale differenza. Un immobile acquistato e mai diventato abitazione principale, può essere venduto senza tassazione sulla plusvalenza se sono trascorsi più di 5 anni. La tassa sul superbonus, invece, aumenta questa forbice a 10 anni.

Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui >https://t.me/capranews

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Previous Article

Soumahoro, lo stipendio d'oro da deputato ha le ore contate: la Camera attende dalla Procura di Bologna gli atti dell'inchiesta sul finanziamento illecito della sua campagna elettorale

Next Article

Viterbo sotto choc: esplosa la palazzina dove venivano parcheggiati i clandestini in attesa di documenti: ci sono feriti gravi

Related Posts