Viterbo sotto choc: esplosa la palazzina dove venivano parcheggiati i clandestini in attesa di documenti: ci sono feriti gravi

Giallo a San Lorenzo Nuovo, in provincia di Viterbo: una esplosione si è verificata intorno all’una di questa notte e ha completamente distrutto un centro di accoglienza. Uno dei migranti è stato ricoverato in gravi condizioni. Scartata una delle ipotesi accreditate, quella della fuga di gas. La Procura sta indagando per disastro colposo.

La palazzina ospitava la casa accoglienza della società Ospita nella zona industriale della cittadina in provincia di Viterbo. L’ edificio è collassato su se stesso travolgendo le 30 persone che si trovavano alloggiate nei mini appartamenti al suo interno. Si tratta di richiedenti asilo, per lo più uomini ma anche donne senza bambini. Sono tutti rimasti feriti non in maniera grave, tranne uno di loro trasportato in elicottero a Roma, dove si trova ora in coma e intubato. Distrutte anche la falegnameria e l’azienda vinicola adiacenti alla struttura. Sul posto tre elicotteri del 118 hanno trasportato i feriti negli ospedali di Viterbo, Montefiascone, Siena e Roma.

“Tutti i 31 occupanti della struttura sono stati rapidamente individuati ed evacuati in diversi ospedali. Al momento, anche se il bollettino medico è suscettibile di variazioni, solo una delle 31 persone si trova in condizioni più critiche. Nella struttura c’erano una decina di minori”, ha confermato Massimo Friano, comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri, a cui la procura di Viterbo ha delegato le indagini sull’esplosione.

“Lo scenario è quello di una molto probabile esplosione dovuta a una fuoriuscita di gas all’interno di un ambiente chiuso”, ha spiegato il comandante dei carabinieri. Poco dopo, però, è arrivata la smentita della Srl Ospita che gestisce la struttura: “All’interno vi sono piani di cottura a induzione e impianti elettrici per il riscaldamento”. Una scelta, spiegano, nata quando la struttura è stata presa in gestione. “La struttura era da ‘finire’ – sottolineano – e siccome mancavano gli impianti fu deciso, per ragioni di sicurezza, di realizzare quelli elettrici”. Non erano presenti, in altre parole, impianti a gas. Il centro è composto da tre grandi appartamenti che, “con l’ok della Prefettura, sono stati destinati a nuclei familiari e donne con bambini”.

La procura di Viterbo sta coordinando le indagini svolte da carabinieri e vigili del fuoco. Secondo quanto si apprende sul posto, alle prime luci dell’alba, è arrivata la Pm Paola Conti per sincerarsi dell’accaduto. Lo stesso procuratore capo Paolo Auriemma farà un sopralluogo in zona. Al momento la procura è intenzionata ad aprire un fascicolo ipotizzando il reato di disastro colposo, si stabilirà in seguito a carico di chi. “Abbiamo danni ingenti, i muri sono crollati – spiega all’agenzia Agi l’affittuario di un locale vicino al luogo dell’esplosione -. Noi siamo in affitto in un locale vicino, è un miracolo che non ci siamo morti. Ieri sera sono passato e ho visto i migranti per strada. Una scena terribile”.

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