di Andrea Tempestini per Libero
Non solo giocano con la colla, le mani ben appiccicate sull’asfalto per frantumare gli zebedei a incolpevoli automobilisti (incolpevoli ma non per loro). Già, perché da qualche tempo quelli di Ultima Generazione giocano anche col fisco.
I giovani eco-fanatici, dallo scorso agosto, insistono sul taglio dei Sussidi ambientalmente dannosi (Sad): il loro manifesto programmatico chiede l’abolizione di otto di questi. Tra gli otto sussidi, tre – come ricorda Il Foglio – in caso di soppressione avrebbero un peso sì rilevante, ma sulle tasche degli italiani: il ritocco all’insù delle accise sul gasolio pari a 11 centesimi (per un totale stimato di 3,4 miliardi), l’addio ai fringe benefit per – attenzione – l’«uso promiscuo» delle auto aziendali (1,2 miliardi), infine la soppressione degli sgravi su gasolio e gpl per il riscaldamento nelle zone climaticamente svantaggiate (150 milioni). Ecco, Ultima Generazione chiede un aumento complessivo del carico fiscale pari a circa 5 miliardi di euro. Tanto paga papà…
E chi potrebbe essere d’accordo con tale programma? Elly Schlein, naturalmente: solo il Pd – per altro non tutto – sostiene la proposta che i ragazzi vorrebbero vedere accolta nella legge di Bilancio. Per capirsi, addirittura Angelo Bonelli, il leader dei Verdi, ha bollato come «assolutamente non condivisibile» il piano di Ultima Generazione perché «l’unica transizione ecologica accettabile è quella che non ricade sui ceti più deboli». Ma gli eco-fanatici, proprio come Elly, coi ceti deboli hanno ben poco in comune: eccola, la “nuova” sinistra illuminata che si raccoglie dietro allo striscione «più tasse per tutti».
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