“Il tuo odio anti-ebraico è tremendo, gravissimo anche nei termini che tu usi”. La professoressa Donatella Di Cesare, in studio da Giovanni Floris a DiMartedì, su La7, si rivolge direttamente ad Alessandro Di Battista, seduto di fronte a lei, con toni furiosi, durissimi.
Il tema, ovviamente, è la guerra tra Israele e Hamas. L’ex deputato del Movimento 5 Stelle, proprio come in occasione del conflitto tra Ucraina e Russia, si piazza alla “opposizione” in odor di anti-Occidentalismo. Stavolta però, non c’è solo il dualismo Stati Uniti-Mosca, la questione è assai più delicata e sensibile perché entra in ballo la critica (legittima) alle politiche di Israele che rischia però di trasformarsi molto velocemente in anti-sionismo prima e anti-semitismo poi.
Proprio a questo fa riferimento la Di Cesare. “Dai la stura nello spazio pubblico a un odio vergognoso, come quello che c’è stato nella manifestazione”, accusa. Italo Bocchino, anche lui in studio, applaude platealmente in segno di consenso. Qualche tempo fa l’ex An aveva a sua volta polemizzato con Di Battista chiedendogli: “Devi dire da che parte stai: Israele o Hamas?”.
Dibba ascolta in silenzio poi prova a difendersi: “Per me è importante tenere il punto. Save the Children: a Gaza un bambino morto ogni 10 minuti”. “Ma io questo l’ho detto”, lo interrompe subito la Di Cesare. “Sto par-lan-do. Un po’ di educazione. Dichiarazione del presidente Lula, di sinistra un tempo sostenuto dalla professoressa: il problema è che non è una guerra ma un genocidio”. “Tu demonizzi Israele”, protesta la Di Cesare.
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