Secondo Giorgia Meloni la “controffensiva dell’Ucraina non sta andando come ci si aspettava“, sul conflitto “c’è molta stanchezza da tutte le parti” e “si avvicina il momento in cui tutti capiranno che abbiamo bisogno di una via d’uscita“. Parole che la premier ha pronunciato al telefono, mentre credeva di parlare con Nkosazana Dlamini-Zuma, presidente della Commissione dell’Unione Africana. Peccato che in realtà a parlare con Meloni non fosse il politico africano ma due russi. Quella telefonata era infatti uno scherzo ideato dal duo comico composto da Vovan Vladimir Kuznetsov e Lexus Alexey Stolyarov, uno dei quali si è spacciato per Dlamini-Zuma.

Un’interpretazione evidentemente credibile visto che è riuscita mettere nel sacco Palazzo Chigi, bucando i controlli dell’Ufficio del Consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio dei Ministri e arrivando a parlare direttamente con la capa dell’esecutivo. La stessa Meloni, tra l’altro, non sospetta nulla e durante tutta la telefonata si spinge a fare considerazioni sulla guerra in Ucraina. “Il problema – dice la premier – è trovare una via d’uscita accettabile per entrambe le parti senza distruggere la legge internazionale. Ho alcune idee su come gestire questa situazione, ma aspetto il momento giusto per metterle sul tavolo”. Meloni poi ammette che “la controffensiva dell’Ucraina non sta andando come ci si aspettava” e “non ha cambiato il destino del conflitto”. Quindi “tutti capiscono che potrebbe durare molti anni se non cerchiamo di trovare una soluzione”. Gli ucraini comunque, aggiunge, “stanno facendo quello che devono fare, quello che è giusto fare, e noi cerchiamo di aiutarli”.