Andrea Giambruno, dopo il danno della separazione il rischio che arrivi anche la beffa del licenziamento in tronco da parte di Mediaset

(ANSA) – MILANO, 22 OTT – È attesa quanto prima la decisione di Mediaset sul futuro di Andrea Giambruno, il giornalista e conduttore della rubrica Diario del giorno di Retequattro che il 20 ottobre si è autosospeso per una settimana, in accordo con la direzione di testata, dopo la diffusione di alcuni fuorionda sessisti da parte di Striscia la notizia e la rottura con Giorgia Meloni annunciata via social dalla premier. L’azienda – a quanto si apprende – sta procedendo in modo accurato con gli accertamenti sulla vicenda per valutare eventuali profili di responsabilità.

Sotto la lente in particolare, le possibili violazioni del Codice etico, che all’articolo 8 recita che “il Gruppo Mediaset rifiuta ed esclude ogni forma di sfruttamento dei lavoratori, salvaguarda gli stessi da atti di violenza psicologica e contrasta qualsiasi atteggiamento o comportamento lesivo della persona e/o discriminatorio posto in essere in base a sesso, età, razza, lingua, nazionalità, religione, condizioni personali e sociali, orientamento sessuale, opinioni politiche e sindacali”.

Lo stesso articolo precisa che i dipendenti di Cologno Monzese sono tenuti ad “impegnarsi per prevenire il verificarsi di discriminazioni, atti e/o comportamenti lesivi della dignità della persona, contribuendo al raggiungimento di tale obiettivo anche attraverso relazioni interpersonali e contegni individuali rispettosi della sensibilità altrui”.

Inoltre il Gruppo “esige che nelle relazioni di lavoro non sia dato luogo a molestie o ad atteggiamenti comunque riconducibili a pratiche di mobbing o simili, che sono tutti, senza eccezione, proibiti”. In caso di procedura disciplinare, non ancora decisa, il primo atto abitualmente è una lettera di contestazione, con il coinvolgimento degli organi sindacali; il destinatario può rispondere con le controdeduzioni e al termine dell’iter possono scattare le sanzioni, che arrivano fino al licenziamento.

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  1. E non sono atteggiamenti intimidatori quelli di “Striscia…” e del suo capetto riccio? A chi ha fatto un favore, come ha dichiarato, al suo nuovo capo Pier o alla presidente del consiglio? Oramai ha troppo potere mediatico e può “distruggere” una persona che gli sta antipatica con una facilità disarmante.

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