Il veleno nel nostro cibo per altri 10 anni consentito a norma di legge: l’Italia obbedisce ai voleri dei padroni e consente ancora l’impiego in agricoltura del glifosato

tratto da Affari Italiani

L’Italia ha votato a favore del rinnovo dell’autorizzazione dell’uso del glifosato per altri 10 anni, come proposto dalla Commissione europea sulla base del parere espresso dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), facendo alcune puntualizzazioni per evitarne l’uso nella fase pre-raccolta e concordando con il divieto dell’uso del glifosato come disseccante (come previsto nella proposta). Lo riporta l’Agi secondo cui è quanto si apprende da fonti diplomatiche dopo il voto di venerdì 13 ottobre al Comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi (Scopaff), nel quale non è stata raggiunta la maggioranza tra gli Stati membri per adottare o respingere la proposta della Commissione. La proposta sarà ora presentata al Comitato di appello, chiamato a discutere e votare sulla proposta nella prima metà di novembre.

Greenpeace: glifosato pericoloso pesticida, il governo italiano ci ripensi

“Nel nostro Paese si protesta contro le importazioni di frumento dal Canada perché contiene residui di glifosato, ma al tempo stesso il governo vota sì al rinnovo per irrorare i nostri campi con questo pericoloso pesticida», dichiara Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura di Greenpeace Italia. “Chiediamo al governo italiano di ripensarci e di impedire un’ulteriore autorizzazione del glifosato nell’Ue, come aveva già fatto in occasione del precedente rinnovo, nel 2017. Pan Europe e ISDE Italia esprimono soddisfazione per un voto “che rispetta la preoccupazione dei cittadini”.

“Vietare l’impiego del glifosato agevolerebbe la transizione europea verso alternative più sostenibili rispetto agli erbicidi di sintesi, ad esempio integrando le pratiche agricole fisiche, meccaniche, biologiche ed ecologiche con la vasta conoscenza ormai a disposizione sulle piante coltivate e sulle infestanti”, spiega Ferrario di Greepeace.

Ue: Stati non approvano né respingono proroga uso glifosato

Nel voto tra gli Stati membri non è stata raggiunta la maggioranza per adottare o respingere la proposta della Commissione europea di rinnovare per 10 anni l’uso del glifosato in agricoltura. Lo ha reso noto la Commissione europea. Dopo il voto, avvenuto oggi in seno al Comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi (Scopaff), la proposta sarà presentata al Comitato di appello. Quest’ultimo dovrebbe discutere e votare nella prima metà di novembre la proposta della Commissione, che si basa su un parere espresso dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa). Una decisione sul rinnovo del glifosato deve essere presa entro il 14 dicembre 2023, dal momento che l’attuale approvazione scade il 15 dicembre 2023.

Cos’è il glifosato?

“Il glifosato è un diserbante sistemico e viene definito «totale», ovvero non in grado di agire in maniera selettiva. L’assorbimento avviene a livello fogliare, ma nell’arco di sei ore l’erbicida risulta diffuso in tutta la pianta – riporta fondazioneveronesi.it – Il disseccamento si registra in poco meno di due settimane ed è dovuto all’azione chelante del glifosato, in grado di sottrarre alcuni micronutrienti (ferro, magnesio) cruciali per la vita e lo sviluppo delle piante”.

La IARC ha inserito il glifosato nella categoria dei “probabili cancerogeni” e non in quella dei “carcenogeni certi”

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