La premier a Torino è ospite “sgradita”. Lo dicono chiaro i collettivi studenteschi, universitari e i centri sociali che oggi scenderanno in piazza «contro Giorgia Meloni e contro il governo».
La presidente del Consiglio è attesa intorno a mezzogiorno al Teatro Carignano per il Festival delle Regioni e delle Province autonome. «Soldi a casa e studio, non alla guerra», ribatte la voce della protesta. «Pretendiamo che il governo Meloni ci ascolti». Ieri nel tardo pomeriggio, la prova generale della contestazione con un centinaio di studenti in corteo e in testa gli attivisti del centro sociale Askatasuna. Hanno sfilato contro il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, che avrebbe dovuto partecipare ai lavori del Festival. E via di slogan contro la polizia, i carabinieri, il ministro: «Valditara v*********», «Contro la scuola dei padroni». Hanno “testato” i blocchi del forze dell’ordine per capire sin dove potevano spingersi, cercato strade alternative, vie parallele. Avrebbero voluto raggiungere piazza Castello, sono stati bloccati più volte, respinti dal reparto mobile ben prima. E si è registrato qualche momento di tensione.
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Che decerebrati, non hanno protestato contro il green-pass e contro la guerra con il draghetto al comando e adesso protestano contro l’imitatrice del draghetto. Siete comandati a bacchetta dal pd e magari pensate, ops non pensate, vi hanno detto che siete delle persone libere e geniali.
Tutti sierati con tre dosi, finanziati da Soros, piccoli porci crescono.