Matteo, il ragazzo amputato dal morso di uno squalo, e il disgustoso retroscena su Selvaggia Lucarelli: “Ecco cosa fece mentre ero in terapia intensiva”

Matteo Mariotti si trovava in terapia intensiva, con una gamba in meno e un tubo in gola, quando i suoi amici hanno deciso di aprire una raccolta fondi per aiutarlo nelle spese sanitarie. Si sa che in Italia non c’è raccolta fondi che non passi sotto l’occhio vigile di Selvaggia Lucarelli e così era andata anche questa volta. E, ovviamente, anche questa raccolta fondi non si era rivelata idonea all’esame lucarelliano. Ne era seguito post con stories di critica e conseguente shitstorm nei confronti del ragazzo, praticamente impossibilitato a fare molto per difendersi anche solo psicologicamente dalle accuse. Alle telecamere si era presentato dicendo: “Il vero squalo è lei” e, secondo il racconto di Lucarelli, in privato il ragazzo aveva contattato la giornalista in maniera poco consona, con messaggi di insulti.

Matteo mariotti, le parole per Giovanna: “Avrei voluto parlarle”

Ora, la vicenda di Giovanna Pedretti ricorda fin troppo bene a Matteo Mariotti ciò che ha vissuto, e che ricorda: “Mi dispiace moltissimo per Giovanna, la sua storia mi ha toccato perché anche io sono andato vicino alla disperazione per tutto l’odio ricevuto sui social. Avrei voluto parlarle prima, confrontarmi con lei, adesso è troppo tardi”.

Il pensiero è andato subito a Giovanna, ed a quello che ha provato: “Ci sono anche persone più deboli, possono arrivare a gesti terribili, finire nel mirino dei social è molto impattante. Approfondire la questione era già un mio intento, la storia di Giovanna mi ha dato la spinta per andare fino in fondo. Per me ricevere tutto quell’odio addosso in un momento già molto difficile è stato orribile. Mi tocca tanto la storia di questa signora perché anche io sono andato vicino alla disperazione, poi ho reagito e sono stato forte, ma è qualcosa che ho visto da vicino”.

Gli attacchi: “Ero intubato e Lucarelli mi attaccava sui social”

Degli attacchi ricevuti da lui, invece, dice: “Io ero in rianimazione, intubato e Lucarelli mi accusava sui social di aver truffato. Dei miei amici avevano fatto una raccolta di fondi per le mie cure, lei disse che le spese erano a carico del Servizio sanitario nazionale e quindi quei soldi non potevano essere per le mie cure, era tutto falso. Voglio riuscire a spiegare un giorno cosa significa ritrovarsi addosso tutte quelle offese, non poter reagire, è terribile. Io darò voce a questo problema, in questi giorni mi preparo a un passaggio delicato per la mia salute, ma ho preso a cuore questo tema”.

Turba quanto racconta il padre del ragazzo, su quanto accadde i giorni dopo l’incidente: “Selvaggia Lucarelli chiedeva i preventivi delle protesi mentre lui era in terapia intensiva, io credo che se è una giornalista possa andare a vedere quanti soldi hanno mandato in Romagna dopo l’alluvione, che non hanno visto un euro, invece che perseguitare noi. Mentre lei accusava Matteo, alcune persone gli hanno scritto che era meglio se moriva, ma io voglio solo chiedere una cosa: a che titolo parla Lucarelli? Io ho riportato a casa vivo mio figlio e mi interessa solo questo, i social non li ho e sto meglio così, ma si possono fare anche dei danni grossi”.

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