Sciame sismico a Napoli, il Vesuvio osservato speciale: il geologo che lo studia da anni lancia l’allarme e avverte che non si riesce a prevedere con un anticipo utile ad evacuare la popolazione

Terremoto Campi Flegrei, nuova scossa magnitudo 4.2, la più forte in 39 anni, Mastrolenzo (Ingv): “Rischio eruzione”

Non si registrano danni o vittime, comunque scuole chiuse a Pozzuoli e treni interrotti da e per la stazione di Napoli

tratto da Il Giornale d’Italia

Una forte scossa di terremoto è stata avvertita nella notte tra martedì 26 e mercoledì 27 settembre nei pressi dei Campi Flegrei, con vibrazioni avvertite nitidamente anche a Napoli. L’evento sismico è avvenuto attorno alle 03:35 del mattino con una magnitudo registrata di 4.2 gradi della scala Richter, la più alta degli ultimi 39 anni.

Scossa di 4.2 nei campi Flegrei: il terremoto spaventa ma al momento non si registrano danni

Tanta paura tra la popolazione (in quest’area circa mezzo milione di persone), fuggita in gran numero in strada: al momento non si registrano tuttavia vittime o danni. In corso rilievi della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco sullo stato degli edifici, a Pozzuoli il sindaco Gigi Manzoni ha previsto un’ordinanza per la chiusura delle scuole. La circolazione dei treni da e per la stazione di Napoli è stata al momento interrotta in attesa di ulteriori verifiche sulla tratta ferroviaria interessata dal sisma.

Uno sciame sismico che da diverse settimane sta scuotendo i Campi Flegrei, considerato uno dei vulcani dormienti più grande al mondo. E tra i più pericolosi, vista la presenza nella sua area di circa mezzo milione di persone. Da ieri mattina sono molti gli eventi tellurici registrati, di magnitudo crescente, fino all’apice della scossa delle 03:35, secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) localizzata a tre chilometri di profondità.

Il comune di Pozzuoli, intanto, conferma che da sei mesi è pronto un protocollo nazionale d’emergenza da applicarsi in caso di calamità. Nelle prossime ore attesa comunque una riunione in Comune con Protezione Civile e dirigenti scolastici locali per discutere l’accorta diffusione del protocollo.

Lo sciame sismico in crescita inizia a far temere per una possibile “super eruzione”

L’Ingv informa che i continui terremoti, a magnitudo ascendente, fanno parte di un lungo fenomeno iniziato nel 1983. Negli ultimi quarant’anni il suolo dei Campi Flegrei avrebbe continuato a sollevarsi con una media di 15 millimetri l’anno. Una situazione che si prevedeva dovesse terminare all’inizio dei 2000, ma che sembra invece negli ultimi anni, con particolare intensità negli ultimi 90 giorni, destinata a continuare. Divisi gli esperti dell’Ingv, che oltre al semplice fenomeno tellurico iniziano ora a concentrarsi sulla possibilità che le scosse stiano anticipando un futuro risveglio del vulcano. A rappresentare le due posizioni al momento sostenute sono il vulcanologo Giuseppe Mastrolenzo e la direttrice dell’Istituto Francesca Bianco.

Secondo Mastrolenzo, infatti, lo sciame sismico a cui stiamo ultimamente assistendo potrebbe nel medio futuro sfociare nella “super eruzione” del Vesuvio, un’eruzione “decine di volte superiore a quella del 79 d. C. di Pompei: è grave che si dia per scontato che si riuscirà a prevedere l’eruzione addirittura con 72 ore di anticipo, una ipotesi molto ottimistica, quasi come se avessimo firmato un contratto con il vulcano”.

Meno allarmata, invece, la dottoressa Bianco: “Stiamo osservando un fenomeno bradisismico indotto indirettamente da una dinamica vulcanica e nessuno dei dati indica che si tratti del precursore di un’eruzione prossima ad accadere”.

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