E se in questa Pasqua di guerra l’agnellino sacrificale predestinato fosse il lugubre teatro del Covid di Roberto Speranza? Nulla di personale, sia chiaro; ma una volta liberi dal Cts, una volta preso atto che con la variante Omicron e le sue sottomarche abbiamo imparato a convivere terapeuticamente senza finire sotto terra, sembra proprio giunto il momento d’imporre al ministro della Salute e ai suoi ipocondriaci consiglieri di sbaraccare mascherine e altre limitazioni penitenziali.
Oltre all’anacronistico green pass, ovvio. Ma a quanto pare lui non ha ancora intenzione di uscire – e farci uscire – dalla prigione invisibile della pandemia. E cosƬ, mentre a Shanghai il dispotismo asiatico cinese rimette in scena un cruento lockdown sul modello del 2020, il nostalgico Speranza insiste nel rinviare a dopo Pasqua una valutazione definitiva sull’uso dei dispositivi sanitari che in teoria dovrebbero sparire da fine mese in poi: Ā«Valuteremo la curva epidemiologica, ma dobbiamo ancora tenere alto il livello di attenzione: ora le mascherine sono essenziali… noi le raccomandiamo con forza in tutte le occasioni, anche all’aperto, dove ci sono possibilitĆ di assembramentiĀ».
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mentre varcando i confini, giĆ in svizzera il virus evapora, itali ani siete di merda.
ĆØ ora di dire BASTA!
se il mendace ministro Ć© ancora al suo posto dovete “ringraziare” i 5 stelle, lega e forza italia, l’anno scorso avrebbero potuto votare la sfiducia