Mario Giordano a rischio per la prossima stagione! Nei piani alti di Mediaset viene considerato uno da tele spazzatural quanto Barbara D’Urso: partita la campagna di sputtanamento dell’unico vero giornalista televisivo

DAGOREPORT di dagospia.com

C’è aria di cambiamento a Cologno Monzese. Pier Silvio Berlusconi sta pensando di vincolare i ricchissimi contratti delle star e dei conduttori del Biscione allo share.

La nuova linea sarà all’americana, cioè spietata: non ci saranno trattamenti privilegiati, a guidare le scelte dell’azienda saranno i dati di ascolto.

Seguendo questa logica, si spiega l’avvicendamento tra Barbara Palombelli e Nicola Porro a Stasera Italia.

I deludenti ascolti (ma anche l’antipatia di Giorgia) son costati cari alla moglie di Francesco Rutelli, che resterà nella tolda di comando del suo fortino di Forum.

Nella promozione di Porro, che era destinato alla Rai ed è stato invece blindato con un cospicuo aumento di stipendio (sfilando il posto last minute a Veronica Gentili, spinta dal capo di Videonews, Mauro Crippa), ha probabilmente pesato il solido rapporto tra Pier Silvio e Giorgia Meloni, che molto stima il giornalista.

Il piano di ristrutturazione immaginato dal secondogenito di Berlusconi potrebbe minare il “posto al sole” di Barbara D’Urso e Mario Giordano che scontano un eccessivo ricorso al trash.

Una frecciatina a “Barbarie” è arrivata da Nicola Porro durante la celebrazione del matrimonio tra Patrizia Groppelli e Alessandro Sallusti: “Promettimi che non andrai più ospite di Pomeriggio cinque”, avrebbe detto il conduttore alla sposa, ospite fissa della trasmissione della D’Urso.

Qualche dubbio aleggia anche su Ilary Blasi, che però può vantare il supporto e la lunga amicizia con “Pier-Silvia” Toffanin. Le due, un tempo colleghe letterine a Passaparola, sono anche nella stessa scuderia, la Notoria di Graziella Lopedota.

Un cambiamento rilevante, come già Dago-anticipato, porterà al trasferimento a Milano dell’intera redazione del Tg5, con conseguente cambio di direttore, visto che Clemente Mimun è indisponibile a spostarsi sotto la Madunina.

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