Dopo decenni in cui hanno affrontato da soli le questioni di sicurezza, i finlandesi stanno scoprendo che la vita in una grande alleanza ĆØ complessa, costosa e profondamente politica.
di Steven Erlanger per Financial Times
Appena un anno dopo lāinvasione dellāUcraina da parte della Russia, la Finlandia ha messo da parte decenni di non allineamento militare e di fiducia in se stessa e ha aderito allāalleanza NATO. CiĆ² ĆØ avvenuto con una velocitĆ sorprendente, ma ottenere lāadesione potrebbe essere stata la parte facile. Adesso arriva il difficile processo di integrazione nellāalleanza e la sua esigenza di difesa collettiva ā con tutti i suoi ostacoli finanziari, legali e strategici.
āAderire alla NATO ĆØ unāattivitĆ costosa, sostenere lāUcraina ĆØ unāattivitĆ costosa, e non si vede la fine di tutto questoā, ha affermato Janne Kuusela, direttore generale per la politica di difesa presso il Ministero della Difesa finlandese.
Lāadesione alla NATO ĆØ stata a lungo considerata un vantaggio a buon mercato, dato lāombrello nucleare americano e il principio della difesa collettiva. Ma la NATO richiede anche onerosi requisiti da parte dei suoi membri: non solo obiettivi di spesa per le forze armate, ma anche richieste specifiche da parte di ciascun paese per determinate capacitĆ , armamenti, forza delle truppe e infrastrutture, cosƬ come definiti dal Comandante supremo alleato in Europa. (Fonte: New York Times)
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