Veltroni riesce ad essere più stucchevole di Mattarella nel compilare il temino di condoglianze per la morte di Napolitano

Veltroni: “Un europeista vero che non dimenticò mai le radici nel Pci”
«In lui sentivo ciò che mi piace della sinistra accettò la rielezione davvero a malincuore»

L’ex sindaco della Capitale Walter Veltroni a Sky TG24 ha parlato del loro rapporto “molto stretto”. “Ho conosciuto Giorgio proprio 50 anni fa – ha raccontato il fondatore del Partito Democratico – e abbiamo avuto tante occasioni per discutere. In certi momenti eravamo anche su posizioni diverse poi, a partire dall’inizio di questo millennio e per tutti questi anni fino a questi ultimi mesi, il rapporto tra noi è stato un rapporto molto, molto stretto. Io sentivo e ho sempre sentito in lui ciò che mi piace di più della sinistra, cioè il senso della Nazione, l’Europeismo, il Riformismo, l’apertura al nuovo e al tempo stesso, però, la non cancellazione della propria identità, delle proprie radici, della propria storia”.

Morte Giorgio Napolitano, il ricordo di Sergio Mattarella per il Presidente Emerito

Morte Giorgio Napolitano, il cordoglio di Sergio Mattarella. «La sua morte mi addolora profondamente e, mentre esprimo alla sua memoria i sentimenti più intensi di gratitudine della Repubblica, rivolgo ai familiari il cordoglio dell’intera nazione». Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ricorda così il suo predecessore: «Nella vita di Giorgio Napolitano si specchia larga parte della storia della seconda metà del Novecento, con i suoi drammi, la sua complessità, i suoi traguardi, le sue speranze. Dalla frequentazione, negli anni giovanili, dello stimolante ambiente culturale napoletano, all’adesione alla causa antifascista e del movimento comunista, all’impegno per lo sviluppo del Mezzogiorno e delle classi sociali subalterne, sino poi alla convinta opera europeistica e di rafforzamento dei valori delle democrazie, il presidente Napolitano ha interpretato significative battaglie per lo sviluppo sociale, la pace e il progresso dell’Italia e dell’Europa».

Ancora, continua Mattarella: «Membro del Parlamento Europeo, e Presidente della sua Commissione Affari costituzionali, promosse il rafforzamento delle istituzioni comunitarie per un’Europa sempre più autorevole e unita. Eletto alle più alte magistrature dello Stato, Presidente della Camera dei Deputati, Senatore a vita, Presidente della Repubblica per due mandati, ha interpretato con fedeltà alla Costituzione e acuta intelligenza il ruolo di garante dei valori della nostra comunità, con sentita attenzione alle istanze di rinnovamento presenti nella società. Votato alla causa dei lavoratori, inesauribile fu la sua azione per combattere la spirale delle morti sul lavoro».

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