Quando Napolitano fece il golpe contro Berlusconi pretese che Fini lo mettesse in vivavoce durante la buffonata del “Che fai, mi cacci?”

Il Giorgio Napolitano “interventista” non è iniziato nel dicembre del 2010, durante la tentata sfiducia al governo di Silvio Berlusconi, né tantomeno qualche mese dopo, quando nell’autunno del 2011 arrivò la spallata “europea” al governo con le dimissioni del premier. Come ricorda il Giornale, ci sarebbe stata l’ombra di Re Giorgio dietro il “Che fai, mi cacci?” pronunciato da Gianfranco Fini contro il Cav. Era il 22 aprile del 2010 e di fatto quel giorno segnò la spaccatura dentro al Pdl, una crisi che di lì a poche settimane porterà alla scissione dei finiani di Futuro e libertà.

Secondo quanto riferito nel 2015 dal finiano Amedeo Laboccetta, vicinissimo all’allora presidente della Camera, nel suo libro Almirante, Berlusconi, Fini, Tremonti, Napolitano. La vita è un incontro, il presidente della Repubblica giocò un ruolo decisivo in quella crisi. “Berlusconi va politicamente eliminato. E Napolitano è della partita. Il presidente della Repubblica condivide, sostiene e avalla tutta l’operazione”, rivela Laboccetta riferendosi a una confidenza fattagli da Fini in persona, subito dopo quella scenata alla direzione nazionale del Pdl.

“Per far capire che non bluffava – scrive il Giornale -, l’ex leader di An avrebbe chiamato Napolitano, in vivavoce, raccontandogli dello scontro appena avvenuto. «Caro presidente, come avrai visto abbiamo vissuto una giornata campale», dice Fini, stando al racconto di Laboccetta. «Più che campale, direi una giornata storica», replica l’allora Capo dello Stato. «Ovviamente – riprende Fini – caro Giorgio, continuo ad andare avanti senza tentennamenti». «Certamente, fai bene. Ma fallo sempre con la tua ben nota scaltrezza», approva Napolitano, prima che la conversazione termini. «Avevo assistito in diretta all’organizzazione di un golpe bianco orchestrato dalla prima e dalla terza carica dello Stato», sintetizza Laboccetta nel suo libro”.

Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui >https://t.me/capranews

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Previous Article

Veltroni riesce ad essere più stucchevole di Mattarella nel compilare il temino di condoglianze per la morte di Napolitano

Next Article

"Le registrazioni esistono ancora, verranno fuori" Napolitano e la porcata che impose sulla trattativa Stato-mafia, Paolo Mieli lancia la bomba a poche ore dalla morte

Related Posts