Piersilvio Berlusconi si è montato la testa! E’ dovuta intervenire la sorella Marina per spiegargli che se si candida non solo non va da nessuna parte. Tutti attaccherebbero nuovamente l’impero appena ereditato

Estratto dell’articolo di Paola Di Caro per il “Corriere della Sera”

[…] Pier Silvio Berlusconi, il secondogenito dell’ex premier, da qualche mese appare «cambiato». Lui, che non ha mai sgomitato per essere in prima fila, per brillare di luce propria, che ha gelosamente custodito la sua privacy e ci ha sempre tenuto moltissimo a tenere sé stesso e la famiglia al riparo da ogni esposizione, adesso sembra aver preso gusto a un ruolo più centrale.

Quasi che la morte del padre abbia creato uno spazio prima impossibile da occupare, ora il 54enne […] sembra più presente e visibile della sorella Marina, da sempre in qualche modo rappresentante «ufficiale» della famiglia […] Ma mentre Marina ha sempre detto chiaro e tondo che non aveva alcuna intenzione di scendere in campo, Pier Silvio è […] davvero tentato. Affascinato, sembra, sia dalla politica in sé, sia dal ruolo di primo piano […]

Popolarità, interesse, riconoscimento, possibilità di mostrare una leadership che non sempre gli è stata attribuita, nel suo atteggiamento molto più defilato rispetto alla sorella.

Comprensibile, e certamente auspicabile per moltissimi in Forza Italia, che vedrebbero in un suo impegno diretto in politica una vera manna. Sia nel ruolo di leader operativo, sia anche in quello di presidente onorario. Il nome di Berlusconi impersonato da un suo erede sarebbe, sono tutti convinti, un enorme richiamo per gli elettori. E lui stesso lo sa.

Però, raccontano, a consigliargli prudenza […] è proprio l’adorata sorella Marina. I rapporti tra i due sono buonissimi, non esiste rivalità, né conflitto, né mai c’è stato. Ma sembra appunto che Marina stia insistendo sul rischio che avrebbe per Fininvest, e per tutte le controllate, una discesa in campo. Intanto perché sono parecchie le operazioni che le società hanno in mente di attuare che sarebbero pressoché bloccate da un impegno politico […] Poi perché, in ogni caso, se si candidasse o assumesse ruoli strategici, Pier Silvio dovrebbe lasciare i suoi ruoli nelle aziende per non cadere in conflitto di interessi, e si sa quanto dopo la morte del Cavaliere gli equilibri ereditari siano delicati, suddivisi tra i 5 figli.

Infine, c’è la paura che già papà Silvio trasmise a Marina: scendere in campo ti espone ad attacchi di ogni tipo, non solo degli avversari ma anche della magistratura […] Per Pier Silvio in più c’è il problema del rischio confronto con il padre: se davvero tentasse l’avventura, il risultato dovrebbe essere all’altezza. E quindi un’operazione di questo tipo andrebbe preparata […]  Bisognerebbe sostenere un ruolo per il quale serve una preparazione politica e un messaggio potente, qualcosa che possa riportare FI, se non ai fasti di un tempo, a numeri comunque importanti. […] Quindi tutti restano cauti […]

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