Napoleone Bonaparte aveva risolto il problema dei piromani che incendiano i boschi in estate: esiste una lettera dove ordina semplicemente di fucilare sul posto chi venisse anche solo sospettato

tratto da Il Giornale d’Italia

L’attenzione verso il servizio antincendi di Napoleone Bonaparte fu catalizzata da un tragico rogo che sconvolse Parigi il 1° luglio del 1810. Durante una festa organizzata dal principe di Schwarzenberg per celebrare il matrimonio di Maria Luisa, figlia del sovrano, con lo stesso Bonaparte, un terribile incendio divampò nell’ambasciata d’Austria. Le fiamme si elevarono pericolosamente nella sala da ballo, mentre Napoleone e la sua consorte erano presenti.

Il disastroso evento costò la vita alla principessa di Schwarzenberg e mise in evidenza le gravi carenze organizzative dei servizi antincendio dell’epoca in Francia.

Incendi, come Napoleone I riuscì a fermare i piromani: “Fucilate le persone sospette d’aver appiccato il fuoco”

Nel passato come anche oggi, gli incendi avevano cause principalmente accidentali o dolose da parte dell’uomo. ln queste ultime settimane la Sicilia, la Calabria e la Puglia sono state invase dalle fiamme e, per quanto alcune zone la colpa fosse dovuta all’estremo caldo, in altre c’è stato lo zampino dell’uomo. Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha rivelato dati preoccupanti durante un’audizione alla Camera: il 57,4% degli incendi sono dolosi, con effetti devastanti, il 13,7% è causato da negligenza e mancanza di cultura, mentre meno del 2% ha origini naturali.

Guardando al passato, emerge un episodio storico in cui Napoleone I, preoccupato per il dilagare degli incendi boschivi, adottò misure drastiche per arginare il problema. Nel 1808, scrisse una lettera al prefetto di un Dipartimento della Francia meridionale devastato ripetutamente dal fuoco, proponendo misure drastiche per fermare chi appicca il fuoco volutamente: “Signor Prefetto, ho appreso che vari incendi hanno recentemente danneggiato i boschi del Dipartimento affidato alle cure della S. V. Poiché ciò deve assolutamente cessare, Ella mi userà la cortesia di fucilare sul posto le persone sospette d’aver dolosamente provocato gli incendi. Che se poi questi non cessassero, penserò io a darle un successore”. La cronaca non riporta il numero delle persone fucilate ma rivela comunque che da quel giorno gli incendi (almeno quelli appiccati intenzionalmente) non rappresentarono più un problema nella regione.

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