È finito tutto” Madonna di Trevignano, finalmente una brutta notizia per la ‘veggente’ Gisella: il Tar ha disposto lo smantellamento di tutto il baraccone

Madonna di Trevignano arriva la notizia che cambia tutto. Negli ultimi giorni si erano quasi spenti i riflettori sulla vicenda della statuina presunta miracolosa e della cosiddetta veggente Gisella Cardia. La Madonna, secondo quest’ultima, apparirebbe ogni tre del mese in via Campo delle Rose, su una collina che si affaccia sul Lago di Bracciano. Ma ci sono testimonianze che smontano le apparizioni miracolose.

Luigi Avella è stato tra i primi a denunciare la veggente: “Gisella Cardia è il demonio, le ho dato 123 mila euro. Moltiplicazione degli gnocchi? Mai vista. Mangiavamo con loro, viaggiavamo, pregavamo. Ero in un momento difficile, ora mi sento ferito. I messaggi che legge sono diabolici. Se si scoprirà tutto falso li chiederò indietro”. Adesso c’è la notizia che in tanti aspettavano sul luogo delle presunte apparizioni.

Mentre proseguono le indagini per capire che fine abbiano fatto i soldi della Fondazione gestiti dalla famiglia della Cardia il comitato diocesano ha fatto sapere che “Non c’è nulla di soprannaturale“. E il terreno sul quale la veggente sostiene di vedere la Madonna? Con i soldi raccolti la donna e il marito hanno creato una sorta di santuario con panchine e una statua sotto teca della Madonna. Ora, però, è arrivata la sentenza del Tar.

Secondo quanto riportato da RaiNews la sentenza stabilisce che il campo dei pellegrinaggi e dei comizi di Gisella Cardia dovrà essere smantellato. I giudici hanno stabilito che i manufatti sono abusivi e devono quindi essere rimossi dal terreno. Gazebo, panchine, altare e teca, tutto deve esser tolto. È stata dunque accolta la richiesta del comune di Trevignano e respinto il ricorso dell’associazione. Tuttavia sembra che i seguaci della presunta mistica vogliano presentare ricorso.

La collina dove si riuniscono i seguaci della presunta veggente si trova all’interno di un Parco considerato zona protetta e il terreno è destinato esclusivamente ad uso agricolo. I sostenitori di Gisella Cardia vorebbero continuare a lottare presentando un altro ricorso. Ad oggi, però, il Comune ha in mano l’autorizzazione per smantellare tutto. A questo punto la storia della Madonna di Trevignano sembra al capitolo finale.

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