“Piena fiducia nei magistrati, ma avete passato il segno” Caso la Russa, lo staff del presidente del Senato a gamba tesa contro il mainstream: adesso capiscono cosa significa finire nel tritacarne mediatico

“Non risulta più tollerabile la condotta di chi si sostituisce ai Pm con pretese di indagine e richieste istruttorie. Travalica ogni rispetto l’operato di associazioni di sinistra che affiggono manifesti e preannunciano flash-mob politici e diffamatori. Per tacere dei social”

tratto da HuffPost

“Il presidente La Russa, dopo la nomina dell’avv. Vinicio Nardo da parte del figlio Leonardo, si è astenuto e si asterrà da qualsiasi commento diretto o indiretto sulla vicenda, avendo piena fiducia nell’operato dei Magistrati della Procura di Milano. Da un punto di vista mediatico, risulta, però, ormai passato il segno”. A comunicarlo lo staff del senatore Ignazio La Russa, che non si risparmia dal lanciare critiche nei confronti della stampa nazionale: “Più volte sono state pubblicate su quotidiani, giornali online e sui social, le foto di un altro figlio del presidente, col nome del fratello, nonché ricostruzioni artefatte a fini suggestivi della vita giovanile dei fratelli La Russa”.

Ricostruzioni che riguardano – viene sottolineato – “la vita giovanile dei fratelli La Russa e dello stesso Leonardo (definito “trapper” per avere messo in rete solo nell’anno 2019, due canzoni col testo non suo, mentre è ormai al terzo anno di università). Non sono financo mancati talk-show televisivi con esponenti privi di ogni conoscenza dei fatti ma forti delle loro convinzioni ideologiche, nonchè offese ai “La Russa” che, di converso, si sono da sempre distinti per riconosciuta onorabilità, onestà e dirittura morale non solo con Ignazio, ma nei 50 anni continuativi di presenza dei La Russa in Parlamento”.

E ancora: “Non risulta più tollerabile la condotta di chi si sostituisce ai pm con pretese di indagine e richieste istruttorie. Travalica ogni rispetto l’operato di associazioni di sinistra che affiggono manifesti e preannunciano flash-mob politici e diffamatori. Per tacere dei social. Per queste ragioni, si rinnova l’invito ad affidarsi unicamente al lavoro degli inquirenti e ci si augura che termini ogni speculazione politica della vicenda”. “In ragione di quanto è sino ad oggi accaduto – dunque -, la famiglia La Russa si è vista costretta ad incaricare” un avvocato del Foro di Milano “per tutelare, nelle competenti sedi giudiziarie, l’onorabilità del Presidente e degli altri componenti della famiglia. L’avvocato, che non si occuperà della vicenda di Leonardo (per il quale Leonardo ha incaricato l’avv. Bazzoni), sta raccogliendo tutti gli elementi che da giorni esulano dal normale esercizio del diritto di cronaca e di critica con riguardo alla famiglia La Russa”.

Intanto proseguono le indagini della Squadra mobile di Milano per stabilire cosa sia successo nella notte tra il 18 e il 19 maggio. In merito all’impossibilità di sequestrare il telefono del ragazzo in quanto ha la sim intestata al padre e all’eventualità di una consegna autonoma senza la necessità di ricorrere alla richiesta alla Giunta per l’autorizzazione a procedere del Senato, “affronteremo anche questo tema” si è limitato a dire il legale Adriano Bazzoni, “è una questione che fino ad oggi non ho preso in considerazione”. Alla domanda se abbia intenzione di suggerire al suo assistito di consegnare spontaneamente il cellulare ha replicato con un “no comment”.

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