“Effetti avversi, due anni di follia totale…” Susanna Tamaro, l’attacco senza precedenti: intervistata da La Verità rompe il muro di omertà imposto ai media dal regime

Susanna Tamaro ci mette, di nuovo la faccia. Da straordinaria scrittrice e intellettuale quale è, non ha paura di dire a viso aperto quello che pensa. E lo fa anche su un tema che in Italia è ancora un tabù: il vaccino per il Covid e i suoi effetti avversi. In un’intervista a LaVeritàSusanna Tamaro ripercorre l’epoca pandemica e attacca: “Abbiamo passato 2 anni di follia totale. Soggiogati da due fanatismi contrapposti. Ma le persone normali, che non parteggiavano per nessuna delle due parti, a un certo punto hanno cominciato a farsi delle domande e a cercare delle risposte. Che, però, dalla narrazione ufficiale non arrivavano e non sono arriva te”. In particolare, spiega la scrittrice, ci si riferisce a tutte la questioni relative all’obbligo vaccinale e ai danni del vaccino. Una vera bomba. Ma non finisce qui.

Susanna Tamaro insiste sul tema del vaccino per il Covid e dei suoi effetti avversi: “Una cosa impensabile in un Paese democratico. E poi la sproporzione dell’allarme mediatico. Si è creato terrore in modo irresponsabile per due o tre anni. Va detto che per malattia si muore. E si muore anche se non si è curati o si è curati male. È chiaro che una malattia virale importante come il Covid non si può lasciare agire nel corpo, stando a vedere che casa succede”. Poi l’attacco, nemmeno troppo velato, alle direttive di Speranza e del Ministero della Salute: “La vigile attesa è una tecnica che viene usata soprattutto per monitorare forme tumorali in persone anziane, per capire il rischio o il beneficio di un’eventuale operazione. Come si può applicare questo principio a una malattia che è virulenta? È chiaro che se si lascia un virus agire, poi quando si interviene è molto più difficile debellarlo”.

Susanna Tamaro, gli effetti avversi e la censura “dolce”

Attacca ancora Susanna Tamaro sulla gestione del Covid e del vaccino: “Vivo in un paese, vedo la realtà concreta, non quella, raccontata dai numeri dei telegiornali. Allora posso dire che vivo con 8 persone che conosco da decine di anni. Bene. Tre di loro sono state vittime di effetti avversi molto importanti. Non solo, questi eventi non sono stati segnalati anche per la scarsa sensibilità mostrata alle persone colpite. Persone la cui vita è drammaticamente cambiata. E siccome questi danni da vaccino sono situazioni nuove, il sistema sanitario non è in possesso degli strumenti per capire di che cosa si tratta. In Germania, per esempio, già da diversi mesi sono state create équipe mediche che lavorano per capire come curare questi effetti avversi”. Chapeau.

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