Cronistoria: questa mattina Carlo Calenda ha pubblicato questo post che, secondo noi, dovrebbe essere letto a reti unificate. Una volta tanto diamo un merito al Churchill dei Parioli. Per sapere il motivo di questo attacco, lo spieghiamo subito dopo. Leggete e condividete:
di Carlo Calenda da Twitter
1) Ottobre 2018 Elkann cede Magneti Marelli assicurando che non ci saranno esuberi. Sindacati commentano entusiasticamente lāoperazione.
2) Marelli aveva allāepoca della cessione 43.000 dipendenti di cui 10.000 in Italia. Oggi ne ha 50.000 di cui 7.000 in Italia.
3) Aprile 2020 Elkann acquista Repubblica.
4) Giugno 2020 il governo Conte 2 eroga garanzia Sace per 6.3 mld a favore di FCA.
5) Azionisti si pagano in Olanda un dividendo straordinario da 5,5 mld. Sindacati non aprono bocca.
6) Giugno 2021 nasce Stellantis. Governo Italiano non ottiene alcuna garanzia su investimenti e occupazione. Sindacati commentano entusiasti.
7) Oggi Stellantis produce in Francia 1 milione di auto e in Italia 400.000.
8) Stellantis produce negli stabilimenti italiani 7 modelli, in quelli francesi 15 modelli.
9) In Francia tutti gli stabilimenti producono componenti per veicoli elettrici e ibridi. In Italia solo uno stabilimento.
10) Ultimo dato disponibile indica gli investimenti Stellantis in Italia pari al 10% del totale degli investimenti.
11) Gli stabilimenti italiani sono stati colpiti da 7.500 esuberi. Quelli Francesi 0.
12) In Francia Stellantis ha depositato 1239 brevetti in Italia 166.
13) rispetto a questa situazione drammatica Landini non ha fatto dichiarazioni e non ha promosso mobilitazioni nazionali.
14) Quando, con Marchionne, produzione FCA era del 30% superiore a quella attuale, Landini ha promosso mesi di mobilitazioni nazionali contro il nuovo contratto. Conclusione: rispondete di questo ai lavoratori.
Carlo CalendaĀ ānon ĆØ un ospite graditoā ai cancelli dellaĀ MarelliĀ diĀ Crevalcore, dove ha annunciato di voler andare sabato in visita al presidio dei lavoratori. LaĀ Fiom CgilĀ si scaglia contro il leader diĀ AzioneĀ dopo un lungo video postato, mercoledƬ sera, sui social nel quale criticava il segretario generale del sindacatoĀ Maurizio LandiniĀ per la sua suppostaĀ ācompiacenzaāĀ nei confronti dellaĀ famiglia Elkann, ex proprietaria della fabbrica che oraĀ verrĆ chiusa dalĀ fondo KkrĀ lasciando in bilicoĀ 229 dipendenti, e accusava āil sindacatoā di ritenere āpiĆ¹ importanteĀ andare dāaccordoĀ con lāazionista di Repubblica che combattere contro la de-industrializzazione delĀ settore automotiveā. CosƬ i segretari regionali e provinciali della Cgil e della Fiom hanno firmato una nota di fuoco contro Calenda, alla quale il deputato ha immediatamente risposto. UnoĀ scontro alla luce del soleĀ tra la sigla piĆ¹Ā critica da anni nei confronti dellāex Fiat e lāex ministro dello Sviluppo Economico.
Lo scontro: āHa offeso i lavoratoriā āĀ Le affermazioni di Calenda sono āgravissime eĀ offensiveĀ non solo per la Fiom e la Cgil, ma anche per tutte le lavoratrici e i lavoratoriā, attaccano i segretari generali emiliani della Cgil e della Fiom,Ā Massimo BussandriĀ eĀ Samuele Lodi, insieme aĀ Michele BulgarelliĀ eĀ Simone Selmi, segretari generali della confederazione e dei metalmeccanici a Bologna. āSpeculare per unĀ minuto di celebritĆ Ā rende poco onorevole il ruolo di deputatoā, ĆØ lāaccusa dei sindacalisti. Fiom e Cgil rivendicano in questi anni di non aver āmai smesso di battersi per laĀ dignitĆ del lavoro, la difesa deiĀ posti di lavoroĀ e per un veroĀ piano industrialeĀ di Marelli in grado di garantire futuro agli stabilimenti italiani e alle lavoratrici e ai lavoratoriā.
Il leader di Azione āaccecato dallāodioā āĀ Calenda, continuano, ĆØĀ āaccecato dallāodioāĀ nei confronti di Landini e ādimostra diĀ non sapere nullaĀ e di non essersi nemmeno documentato su quanto i lavoratori e il loro sindacato hanno fatto in questi anniā. I segretari ricordano di aver ādifeso laĀ fabbrica, gli impianti, iĀ posti di lavoroĀ anche quando le case tremavano per le scosse delĀ terremotoĀ del terribile 2012ā³. Nel giorno del sisma, rimarcano, ācāera Maurizio Landini ai cancelliā della Marelli di Crevalcore. Fiom e Cgil sottolineano di aver ālottato tutte le volte che vedevamo commessa unāingiustiziaāĀ e āchiestoĀ garanzie industrialiĀ e diĀ commesseĀ al momento della cessione da parte di Fcaā della Marelli, nonchĆ© di aver āproposto la realizzazione di unĀ polo nazionaleĀ di componentistica per ilĀ settore automotiveĀ anche con la partecipazione dello Statoā.
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