Neppure il defibrillatore ha potuto salvarlo: morto all’improvviso mentre era in spiaggia. Dall’inizio del mese siamo a quota due decessi: come sempre, ‘tutto nella norma’

Tragedia a Torre Annunziata, un uomo di 68 anni è morto stroncato da un malore improvviso; a quanto si apprende si tratterebbe di un residente sceso al mare per qualche ora di relax. Sembra che il 68enne si trovasse nello stabilimento balneare del litorale Marconi al Lido Nettuno di Torre Annunziata. A lanciare i soccorsi alcuni avventori che hanno immediato avvertito i soccorsi. Nel giro di poco sono arrivati i medici del 118 con l’automedica al seguito. La situazione è apparsa immediatamente grave.

Purtroppo, nonostante l’utilizzo del defibrillatore, l’uomo è morto. Dopo oltre un’ora di massaggio cardiaco e tentativo di rianimarlo non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono giunti anche i carabinieri. Sembra che a stroncare l’uomo sia stato un improvviso collasso cardio circolatorio. Una settimana fa, venerdì 9 giugno, una donna aveva perso la vita a Bibione.

Tragedia a Torre Annunziata. malore in spiaggia: muore 68enne

La donna, 75enne cittadina proveniente dalla Germania, stava facendo il bagno in mare quando aveva deciso di ritornare sui suoi passi. Era stato proprio sul bagnasciuga che è stata colta da malore accasciandosi sulla sabbia. Se ne erano corti i bagnini della Bibione Mare con i colleghi del vicino concessionario che sono subito accorsi lanciando l’allarme.

Purtroppo nonostante il lungo tentativo di salvare la donna, i soccorritori si erano dovuti arrendere: la donna era deceduta per un infarto fulminante. La salma era stata trasferita nel cimitero di Bibione a disposizione dei familiari. Sul litorale era intervenuti anche la Guardia costiera di Bibione. L’infarto fulminante è la morte del miocardio.

Una condizione risultante dall’occlusione acuta di un tratto molto a monte del sistema di vasi arteriosi che rifornisce di ossigeno e nutrimento il cuore; in altri termini, è l’infarto del miocardio dovuto all’occlusione acuta di una o entrambe le arterie coronarie. L’infarto fulminante è nella maggior parte dei casi letale, bassissime sono le possibilità di sopravvivere.

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